Quasi due anni orsono avevamo dato notizia che in via Rombon e in piazza Gobetti sarebbero stati installati 2 nuovi WC automatici in sostituzione di quelli già installati. Naturalmente siamo stati smentiti. E il motivo indiretto di tale non decisione già ci era stato anticipato da chi manuteneva questi WC automatici, installati a Milano.
Allora ci venne detto che in via Benedetto Marcello erano giunte segnalazioni alla Polizia Municipale di un uso improprio di quel WC: pur essendo programmato allo stesso modo di tutti quelli presenti in città – con 10 centesimi di euro la porta del WC si apre e chi vi entra può “sostarvi” sino a un massimo di 20 minuti: così è temporizzata l’apertura automatica della porta – in quel caso era diversamente utilizzato.
Per chi conosce la zona non è difficile capire quale fosse l’uso improprio. E per restare alla metafora quel WC era, ormai da anni, una “casa di appuntamenti”.
Orbene alcuni giorni or sono sulla porta del WC e a lato della stessa erano stati affissi due cartelli che riportavano la seguente scritta “SERVIZIO IGIENICO CHIUSO PER ORDINE PUBBLICO”.
Oggi quei due cartelli sono stati “rimossi” da mano ignota ma incapace di scardinare l’armatura montata sulla porta, metafora di una inviolabilità conquistata.

Il WC chiuso per ordine pubblico e il giovane musulmamo che ignaro degli usi dell’occidente, col viso rivolto alla Mecca, prega.
Ma benedetto Comune avete avuto anni per realizzare una soluzione che non facesse regredire la zona al medioevo: possibile che non l’abbiate trovata?