26 novembre 2009
Inaugurazione in biblioteca
della Sezione ipovedenti
che fa capo all’ANS (Associazione nazionale Subvedenti)
L’associazione ospitata in un ampio locale al primo piano della biblioteca mette a disposizione degli ipovedenti* circa 150 strumenti tra ingranditori, sintetizzatori vocali di libri, software ingrandenti.
Offre un servizio, fornito gratuitamente dai volontari dell’Ans, tramite il quale gli affetti di questa patologia possono provare i vari ausili e trovare quello adatto così da non spendere centinaia o migliaia di euro per uno strumento che poi non si adatta del tutto alla loro esigenze.
L’associazione offre un servizio di sportello/accoglienza per:
– accompagnamento alla fruizione dei servizi bibliotecari da parte degli utenti afferenti alla sezione ipovedenti della biblioteca (studenti ipovedenti, anziani, utenti con disabilità visiva).
– lettura alternativa (grandi caratteri, libri parlati, libri elettronici).
– brevi training per la conversione di materiali di studio dal formato cartaceo a testo elettronico e audio, servizio RoboBraille.
– utilizzo di Eldy (interfaccia semplificata per windows).
– messa a disposizione del fondo librario dell’Ans sul tema ipovisione da consultare in loco.
Anche il servizio “Tommaso!” viene svolto in questi locali.
Per informazioni tel. 02 70632850
www.subvedenti.it
* Gli ipovedenti o subvedenti sono persone che hanno una riduzione dell’acutezza visiva non correggibile con occhiali o lenti a contatto: glaucoma, maculopatia senile, retinopatie, albinismo ecc. ovvero non miopia, presbiopia, astigmatismo.
Ogni ipovedente è diverso dall’altro, per patologia, residuo visivo (misurato in decimi), campo perimetrico, sensibilità al contrasto e alla luce.
A questi parametri se ne aggiungono altri, scarsamente oggettivabili, come le caratteristiche soggettive: il periodo di insorgenza della patologia (alla nascita, da giovani o in età senile), le attitudini personali.
Ma per le persone ipovedenti,oltre agli aspetti oculistici, alla diagnosi, alle terapie e agli interventi, esiste una gamma di risorse compensative che consente loro di uscire dal ruolo di persone assistite e di svolgere, in autonomia, molteplici attività riducendo così di molto le difficoltà quotidiane.