Cosa succede all’INNSE. Di seguito riportiamo*
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NOTE delle redazione
* Le OOSS FIOM NAZIONALE e territoriale di Milano hanno proposto al GRUPPO COMOTTI che lo stesso mantenga l’attività industriale di INNSE Milano in Via Rubattino 87, perché al civico 87 v’è la sede del capannone di 24000 mq ove si svolge l’attività produttiva, e prolunghi di 5 anni l’attività industriale, sino al 31 dicembre del 2030. Ovvero 5 anni in più dell’accordo del 2009.
Peccato che dal verbalizzato risulti, all’interno di un lunghissimo periodo, che l’impegno della Camozzi indicato dapprima come attività industriale è derubricato a generica destinazione industriale del compendio immobiliare sito in Milano concedendo così di fatto all’azienda di non onorare gli impegni assuntisi nel 2009. Ne discende che all’azienda viene perciò concesso di mettere ancora una volta i lavoratori in Cassa Integrazione Guadagni Straordinaria e financo di licenziarli in nome della riorganizzazione aziendale! Una riorganizzazione sempre rimasta sulla carta!
V’è da rimarcare che i lavoratori della INNSE si trovano in CIGS dal 1 marzo 2016 con la prospettiva che termini il 28 febbraio 2017 o addiruttura prosegua oltre tale limite.
Poiché i lavorati di via Rubattino 87, il 12 settembre hanno posto a referendum l’accordo e l’hanno bocciato all’unanimità dei presenti 24 su 28 le rappresentanze territoriali della FIOM CGIL non si sono fatte più vedere in azienda! Comportamento stupefacente!
Per meglio comprendere il no dei lavoratori della INNSE portiamo a conoscenza l’IPOTESI DI VERBALE DI ACCORDO che la RSU avrebbe dovuto firmare
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