L’assessore Maran deve avere mangiato troppi dolcetti e ancora ha voglia di farci altri scherzetti.
Il giorno dopo la notte di Halloween ha firmato un articolo (1) nel quale racconta da par suo la sua storia sulla Piscina Ponzio.
E parte “da un dato di fatto“: il Politecnico ha ottenuto 8 milioni dallo Stato per una residenza universitaria da 90 posti da realizzare in quest’ambito.
Più precisamente, diciamo noi, oltre a sovrastimare i dati distorce la prospettiva. Il Politecnico ha partecipato a un bando indetto da MIUR per ottenere un co-finanziamento e realizzare uno Studentato. I posti letto previsti erano 70; il costo preventivato di 23 milioni e 780mila euro, al netto di IVA. Si sa, in fase di preventivo è meglio largheggiare per non avere sorprese. E poi è prassi: è un bando pubblico. Infatti l’ultimo progetto conosciuto prevede una spesa di 15,8 milioni di euro.
Il MIUR ha concesso al Politecnico 8 milioni ovvero circa il 30% di quanto preventivato.
E quei soldi, il MIUR li ha potuti dare al Politecnico perché noi cittadini paghiamo le tasse.
Nel marzo 2011 il Consiglio Comunale deliberò di concedere ad alcune università milanesi degli immobili perché li convertissero a studentato. L’immobile indicato a favore del Politecnico era la piscina Ponzio. Che come dice il nome è una piscina e non un edificio.
L’assessore Maran – insieme agli altri componenti la giunta succeduta alla Moratti – deve spiegarci perché nel luglio 2011 non si è accorto che “in quell’ambito” (la piscina) era inteso che al Politecnico veniva data la possibilità di costruire dentro, sopra, ex novo uno studentato. Il pre-progetto stava li a dimostrarlo. E con la scusa della riqualificazione faceva scempio di un sito di valore architettonico patrimonio della città.
E ancora perché sono dovuti intervenire dei cittadini per sollecitare la Sovraintendenza a porre la piscina sotto vincolo.
Ora stante a quanto scrive l’assessore Maran, con pezze e rammendi il progetto si è evoluto “nella progettazione di un palazzo che si rialza di 2 piani” (meglio di Lazzaro). Ma non di questo si duole Maran il rammarico è che “il finanziamento pubblico non è esaustivo“. Pierfrancesco (Maran) era un progetto co-finanziato, con fondi dati al Politecnico a babbo morto. Di che ti duoli? L’ha scoperto ieri?
Il Politecnico presi gli 8 milioni, e sono suoi, in senso stretto, non di Milano, a 6 anni e sette mesi dal pre-accordo con il Comune non ha ancora trovato i 6,6 milioni di euro mancanti per iniziare l’opera, che nel pre-progetto prevedeva non solo lo studentato ma anche la riqualificazione della piscina a sue spese.
Sceso dalle nuvole l’assessore Maran si avventura nell’indicare la soluzione alla mancanza di fondi: “va individuato un partner che investa per le ulteriori spese di realizzazione e gestione della residenza universitaria“.
Assessore, un consiglio: lei si preoccupi, non a parole, di realizzare i progetti che a suo dire “l’amministrazione ha in corso” per raddoppiare il numero di posti letto convenzionati per gli studenti” e tra questi non metta in conto quelli co-finanziati dal MIUR.
A questo punto l’assessore Maran postosi la domanda se è sconveniente prendere dei soldi dallo “Stato” per trasferirli a dei privati perché realizzino un proprio tornaconto gestendo uno studentato ha risposto: “Milano non rinuncia a fondi statali per le residenze universitarie. Aggiungo che mi indigna molto di più vedere affittate nel quartiere stanze in nero agli studenti a 650€ piuttosto che creare una residenza universitaria a prezzi convenzionati”.
Assessore, posto che come detto quei soldi se li è intascati il Politecnico e non Milano, noi siamo indignati al sapere che Lei sa, lo scrive, e non va a denunciare gli evasori. Perché tra due mali Lei pilatescamente sceglie di proteggere gli evasori e ci vuole fare credere che i soldi nostri non vadano in tasca di altri.
La Mozione della maggioranza era più avanti di lei quanto a proposte. Vaticinava incontri con MIUR e Regione (a che titolo non è dato sapere) mentre lei propone incontricchi: tra sé medesimo, la presidente del Municipio 3 e il rettore!
Veda assessore lei è fortunato. I cittadini, lavoratori, gli studenti di Città studi sono persone per bene, poco avvezze ai suoi funambolismi.
Per il 7 novembre 2017 hanno indetto una fiaccolata.
Poca cosa rispetto alle enormità che lei scrive!
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1) LA STORIA DELLA PISCINA PONZIO