sulle pagine facebook del sito Residenti in Lambrate – Milano – Social street. l’assessore Maran ha commentato un ns. articolo in cui lo citavamo
Non so se il lavoro dei prossimi mesi produrrà un progetto valido e dei finanziatori in grado di realizzarlo , consentendo quindi di utilizzare le risorse statali disponibili (8 milioni), mi sembra abbia senso provarci con impegno.
Cordiali saluti.
…

C’è corso l’obbligo di rispondergli
Buongiorno
Pierfrancesco Maran
L’ho letta con attenzione, anzi, l’ho riletta. E mi sono cascate le braccia.
Per questo le scrivo a distanza di tempo.
Da quanto scrive sembra che Comune e Politecnico siano due amici che non possono fare a meno l’uno dell’altro. E insieme non concludono una cicca.
Il Comune come manifesto programmatico non ha un becco di un quattrino.
Il Politecnico da una immagine di sé quale the best of the best (il migliore di tutti). In 125 anni ha costruito la casa dello studente di viale Romagna: un po’ pochino. Ma vuole rimediare. Ha progettato di costruire uno studentato.
Tralascio di raccontare, per l’ennesima volta, la triste istoria.
Lei si è adombrato perché qualcuno si è permesso di suggerirle di lasciare “le cattive compagnie” e di fare quello che compete a un amministratore: trovare soluzioni di buon senso a problemi giganteschi.
Lei, dopo 78 mesi, si ostina a raccontare sempre la stessa storia:
SE avremo in mano un progetto valido
SE vengono trovati dei finanziatori in grado di realizzarlo
SE utilizziamo gli 8 milioni di euro
SE aspettiamo ancora un po’… mi sembra abbia senso provarci.
Assessore Maran con i SE e i MA non si risolvono i problemi. Lasci perdere.