19 marzo UCCISO IL MAGISTRATO GUIDO GALLI

GGGuido Galli abitava in corso Plebisciti, con la moglie Bianca e cinque figli (Alessandra, Carla, Giuseppe, Riccardo e Paolo), quando il pomeriggio del 19 marzo 1980 fu ucciso, con tre colpi di pistola P38, da un commando terroristico dell’organizzazione Prima Linea, formato da Sergio Segio, Maurice Bignami, Michele Viscardi, davanti all’aula 309 dell’università Statale di Milano. Guido Galli era giudice istruttore penale del Tribunale di Milano e docente di criminologia.
Aveva disposto il rinvio a giudizio di numerosi esponenti di Prima Linea.
Il comunicato di rivendicazione dell’attentato, da parte di Prima Linea, iniziava così: ” Oggi 19 marzo 1980, alle ore 16 e 50, un gruppo di fuoco dell”organizzazione comunista PL ha giustiziato con tre colpi di pistola calibro 38 SPL, il giudice Guido Galli dell’ufficio istruzione del Tribunale di Milano. Galli appartiene alla frazione riformista e garantisca della magistratura, impegnato in prima persona nella battaglia per ricostruire l’ufficio istruzione di Milano come centro di lavoro giudiziario efficiente, adeguato alla necessità di ristrutturazione, di nuova divisione del lavoro dell’apparato giudiziario, alla necessità di far fronte alle contraddizioni crescenti del lavoro dei magistrati di fronte alla contemporanea crescente paralisi del lavoro di produzione legislativa delle Camere.”

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