Serafini Sergio. Nato a Milano il 20.12.1922 morto in località Alpe Polumia il 18.6.1944.
Disegnatore tecnico all’Olap (Officine Lombarde Apparecchi di Precisione, fabbrica del gruppo Siemens allora ubicata tra piazza Piola e piazza Leonardo da Vinci). Partigiano. Medaglia d’oro al Valor militare alla memoria conferitagli l’8 novembre 1976.
Arruolato in Marina con il ruolo di cannoniere, l’8 settembre 1943 si trova a Napoli. Riesce a sfuggire alla cattura da parte dei tedeschi. Torna al Nord e si aggrega alle prime formazioni partigiane dell’Ossola. Nel maggio del 1944, entra a far parte della prima banda Gramsci della Brigata Valdossola. Nel corso di un rastrellamento, Serafini combatte coraggiosamente con pochi compagni e riesce a evitare l’accerchiamento dell’intera formazione partigiana. Poi, nel tentativo di assaltare una posizione nemica, è mortalmente colpito da un lancio di bombe a mano il 18.6.1944.
La decorazione alla memoria gli è stata conferita con questa motivazione:
Patriota e combattente di rara tempra e robustezza, partecipava a numerosi combattimenti ponendo in evidenza le più alte doti di ardimento, sangue freddo e capacità tattica. Nel corso di un violento rastrellamento nemico protrattosi per più giorni, svolgeva con pochi uomini brillanti rischiose missioni riuscendo più volte a sventare, nonostante la schiacciante superiorità dell’avversario, i tentativi nemici di accerchiamento. Successivamente, in testa ai pochi superstiti, assaltava con eroica temerarietà a colpi di bombe a mano una munitissima posizione nemica fortemente difesa che sbarrava l’ itinerario della retrostante colonna. Giunto a pochi passi dalla meta, veniva mortalmente colpito da un nutrito lancio di bombe a mano. Prima di immolare la sua giovane esistenza, aveva ancora la forza di gridare al suo comandante di recuperare il suo mitra. Fulgido esempio di alta nobiltà d’animo e di puro amor patrio. Alpe Polumia, 18 giugno 1944.
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Buongiorno. Ho percorso via Spinoza in lungo e in largo, ma senza esser riuscito a trovare la lapide in oggetto. Sapete se per caso (strano) è stata rimossa o posizionata altrove ? Grazie
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Quando la fotografammo era a sinistra dell’ ingresso del Carrefour. In uno spazio rientrante, un poco oscuro, e dinanzi aveva un’inferriata.
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Grazie a voi ed alle vostre indicazioni ho trovato il punto esatto, dove la lastra è collocata. Certo che è vergognoso ed umiliante vedere come certe cose importanti vengono messe dove nessuno (o quasi) riesce a trovarle nemmeno cercandole. Stiamo parlando di opere che rappresentano chi ha sacrificato la vita anche per noi e noi in cambio ….. cacciamo in un angolo nascosto ciò che invece dovrebbe essere ben visto, osservato, protetto. Mondo meschino.
BUon lavoro e grazie ancora – Umberto
PS cosa significa esattamente TwBiblio ?
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