Così recita una velina del comune di Milano

“Introdotto il servizio con costi ridotti per i nuclei familiari dei defunti con ISEE pari o inferiore a 25mila euro
Milano, 16 settembre 2022 – A otto anni dall’avvio del servizio funebre convenzionato, tenuto conto dell’attuale contesto socio-economico, l’Amministrazione ha introdotto un’ulteriore tipologia di funerale che va incontro alle necessità delle persone più fragili.
Si tratta del cosiddetto servizio ridotto, che prevede funerali ad un costo di 1.110 euro e si aggiunge alla tipologia ‘standard’ da 1.550 euro.
I soggetti che possono beneficiare del servizio ridotto sono i nuclei familiari del defunto con ISEE inferiore o pari a 25mila euro; per richiederlo occorre rivolgersi all’Ufficio Funerali dell’Area Servizi Funebri e Cimiteriali che individuerà l’impresa secondo un meccanismo di turnazione tra le ditte aderenti ai funerali convenzionati.
Sono 60 le aziende che partecipano al servizio, mentre la richiesta da parte dei cittadini negli ultimi due anni si è attestata a circa il 2,5% del totale dei servizi.
Possono accedere al funerale convenzionato le cittadine e i cittadini deceduti a Milano, anche se non residenti, o all’Ospedale San Raffaele di Segrate (purché residenti a Milano), coloro che sono destinati ad essere sepolti nei cimiteri milanesi o cremati nel centro di Lambrate.
Entrambi i funerali, sia nella formula ridotta sia standard, prevedono tutte le prestazioni necessarie, dalla consegna del cofano in legno d’abete al trasporto del feretro, nel luogo fissato per le esequie e al cimitero assegnato per la sepoltura o al crematorio di Lambrate.
Il Comune di Milano, inoltre, provvede alle esequie delle persone indigenti, compresa l’ipotesi in cui ci sia un manifesto disinteresse da parte dei familiari nei confronti della persona scomparsa. In questo caso di tratta di un ‘servizio funebre essenziale’ di cui si fa carico interamente l’Amministrazione e le cui prestazioni sono eseguite mediante un appalto pubblico affidato ad un’impresa di onoranze funebri”.
In sintesi: Se i familiari della persona scomparsa manifestano disinteresse nei confronti del defunto morto a Milano, anche se non residente, il Comune provvede alle esequie.
E questo vale anche per coloro che muoiono all’Ospedale San Raffaele di Segrate (purché residenti a Milano). E la cosa ci pare extravagante perché il sindaco Sala è anche sindaco della città metropolitana. Orbene se un milanese muore in un ospedale della città Metropolitana di Milano, un ospedale di comunità o una casa di comunità perché non ha gli stessi diritti di un milanese che muore all’Ospedale San Raffaele?