E’ il Museo Nazionale della Scienza e Tecnologia di Milano.
L’opera potrà essere vista nel giardino del primo chiostro dell’edificio monumentale del Museo, anch’esso restaurato.
I “Sette Savi” sono un’opera di Fausto Melotti costituita da sette figure scolpite in Pietra di Viggiù, e raffigura i saggi custodi della civiltà greca i cui nomi – invero – non sono unanimemente ricordati: Talete, Solone, Periandro, Cleobulo, Chilone, Biante e Pittaco.
Le statue, dopo il 1968, sono state portate in un magazzino comunale – erano state usate in modo improprio nel cortile del Liceo Carducci – e lì sono rimaste sino a quando, nel 2013, sono state restaurate a spese della SEA e collocate in un allestimento provvisorio all’aeroporto di Malpensa. Sono state riproposte sei anni dopo, ancora presso l’aeroporto, con l’intento di suscitare interesse, dibattito e idee per trovare loro una collocazione definitiva.
E così è stato. E il direttore del Museo Fiorenzo Galli ha spiegato perché la scelta è caduta sulla sua sede “In un’epoca in cui le tecno-scienze condizionano in modo aggressivo la nostra vita, prevalendo sull’umanesimo, è necessario che le nuove generazioni sposino alle capacità della tecnica il retaggio profondo dell’arte, in una fertilizzazione incrociata di valori identitari“.