TRA LE VIE TRENTACOSTE E VIA CIMA SORGERA’ UNO STUDENTATO PRIVATO

Qualche giorno fa su facebook una gentile signora mi spiegò che le piste ciclabili sono utili agli studenti che per scelta o perché non possono permettersi di possedere una macchina le usano.
E’ evidente che la deve pensare così anche l’ex consigliere del CDZ3 Adalberto Muzio il quale, su Z3Xmi.it ha scritto un articolo dal titolo Un altro tassello per l’Ortica del futuro  e, con summo gaudio ha annunciato che “tra le vie Trentacoste e via Cima sorgerà uno studentato privato capace di accogliere oltre 500 ragazze e ragazzi. La struttura, suddivisa in tre blocchi di quattro, sette e nove piani.
L’articolo continua con altri dati . Nei tre blocchi troveranno posto 538 persone in 375 camere singole, 23 doppie e 39 appartamentini da tre .
Il tutto si affaccerà su uno spazio pubblico, articolato in un viale e una piazza a verde che congiungeranno le due strade, estendendosi in un altro spazio, per ora destinato anch’esso a verde ma dove più avanti potrebbe sorgere una struttura privata a funzione pubblica (orientativamente sanitaria, sportiva o per servizi di prossimità), se dal dialogo tra istituzioni, cittadini e operatore ne emergesse la chiara necessità e la possibilità di equilibrio economico-finanziario per gli operatori privati.
Ovvero sarà come sarà ma solo una cosa è certa: ci vorranno rastrelliere per almeno 538 biciclette e il problema per gli studenti che vorranno studiare a Città Studi sarà risolto.
Quanto alla pista ciclabile? Domani è un altro giorno: si vedrà.  

Ma il ns. ex consigliere si è premurato di scrivere anche che:
…resta da decidere il futuro della parte occidentale dell’area verso via San Faustino, un pentagono irregolare che resta di proprietà privata e per ora sarà un tutt’uno a verde con l’area pubblica del viale + piazza. In seguito, tramite un nuovo percorso di confronto tra gli operatori, le istituzioni (Comune e Municipio 3) e questa volta anche la cittadinanza, si stabilirà se collocarvi funzioni pubbliche necessarie al quartiere e in grado di garantire un ritorno economico-finanziario ai privati. L’intento originario di utilizzare le relative volumetrie per collocarvi una parte di studentato da proporre agli utilizzatori a condizioni agevolate, una sorta di funzione pubblica sul modello dell’edilizia convenzionata, è stato quindi accantonato.”
OK
Due domande  ex consigliere Adalberto Muzio.
Se la bonifica di cui parla è su un ex area comunale che era stata da tempo dismessa e inserita in uno dei due fondi di valorizzazione immobiliare, gestiti per conto del Comune dal gruppo BNP Paribas. Chi è il proprietario dell’ex area?

Il cartello indicante i lavori in corso

Che ne sarà della costruzione in via Bistolfi angolo via Cima che doveva essere uno studentato?

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P.S.

Quanto al primo quesito rivolto all’ex consigliere Muzio, una possibile risposta è apparsa su facebook da Adriana Berra da Lambrate che riporta un articolo apparso su urbanlife e informa che:
Durante la Giunta Moratti l’area venne venduta a BNP Parisbas Italia, ritenendo l’operazione profittevole.
Nel 2020 il Fondo Immobiliare – Comune di Milano II, gestito da Bnp Paribas Reim Italy sgr, ha venduto un immobile in via Trentacoste 8 a MilanoGuardian Managers Luxembourg, alla sua prima operazione in Italia. Guardian ha rilevato l’asset per conto della Sicav GrifIII Investment Fund, attraverso la sua controllata Adl Milano, parzialmente finanziata da Banco Bpm. La banca è stata assistita dallo studio Gatti Pavesi Bianchi, mentre Guardian è stata supportata da Legance – Avvocati Associati. (fonte bebeez.it)

Quanto al secondo quesito sempre Adriana Berra da Lambrate
così riporta su Facebook
L’immobile “è destinato ad essere trasformato in una residenza per studenti o city users che necessitano di una stanza in affitto: nell’immobile esistente, che sarà mantenuto, saranno infatti ricavati 49 appartamenti per un totale di 206 camere singole. Questa formula di co-living rivolta in particolare agli young professionals si chiama Homizy ed è firmata da Abitare In.”

Adriana Derra da Lambrate ha condiviso ciò che sul sito Lambrate-Rubattino Riparte era stato scritto.

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