E’ mostra che si presta a molteplici letture o visioni quella presentata da oggi, alla Biblioteca Valvassori Peroni 56, a cura di Rosa Gessa responsabile della biblioteca che, oltre al suo governo, coltiva la passione dell’essere archivista e ogni anni propone una mostra su Milano o, più in particolare, su Lambrate.
E una mostra didattica, dal titolo un po’ criptico – Sguardi verdi e azzurri su Lambrate: un percorso storico tra otto e novecento – ma dai contenuti stimolanti.
E’ una mostra agevole; suddivisa in sezioni con una ricca documentazione fotografica, ma non solo. Su un tavolo vi sono 4 opuscoli tematici tratti dall’archivio del Corriere della Sera che da soli volgono il prezzo dell’ingresso gratuito alla mostra.
La mostra si apre con la sezione Lambrate nella pittura lombarda tra i secoli XIX e XX con disegni e dipinti ad acquarello di Alessandro Greppi, Arturo Ferrari, Camillo Ghisi
per poi proseguire…
Ier sera vi è stato un episodio curioso. Un visitatore ha notato che la didascalia di una foto “Osteria della Pulce” era dissonante con quanto riportato nella foto stessa che riprendeva l'”Antica Osteria della Pulice”.
In soccorso è intervenuta una ricerca su internet o meglio un link
http://www.officinadellostorico.it/percorsi/acque-i-campi-e-acque-i-panni-tracce-dellantico-mestiere-dei-lavandai-tra-porta-venezia-e
nel quale si riferisce che in via dei Lavandai, oggi via Giuseppe Balzaretti, v’era una cascina denominata Pulice o Pulce, il cui rogito fu portato a termine nel 1853.

via dei Lavandai, oggi via Giuseppe Balzaretti
Che poi la cascina sia stata anche una osteria ben siam contenti per i suoi avventori.