Le Morositas al tappeto verde, a cielo aperto, non sanno dire di no. Ogni lunedì sera si ritrovano al campo della Amatori Union, in via Valvassori Peroni 48p01, per allenarsi.
E’ stata un’attrazione fatale. A settembre dello scorso anno, il campo di patate era diventato un tappeto verde (1). Ci giocavano sopra i mariti, i figli, i fidanzati e loro perché in tribuna a guardarli?
La poesia del fango sudore e polvere non c’era più – fortunatamente – almeno sul campo della Amatori Union, in via Valvassori Peroni 48/p01, c’era un bel campo sintetico verde.
Così le “spettatrici” hanno avuto la pensata di creare una loro squadra. L’dea di partenza era giocare a Thouch rugby (2). Ma quasi subito è stata abbandonata (i figli, i mariti, i fidanzati avevano la loro squadra) loro sarebbero diventate la squadra “old” femminile di rugby della Amatori-Union.
I maschi avevano scommesso che non sarebbero arrivate a Natale. Poi c’è stata la prima partita regolamentare, su un campo non amico, con altre avversarie del gentil sesso. Che tanto gentili non sono state perché le hanno battute. Dovevano prendersi la rivincita…
Ogni lunedì allenamento al campo, all’aperto, dalle 20.00 alle 21,30. Così si imparano le regole: praticandole sul campo; si affina la tecnica di gioco; si seguono i consigli, sostenute e allenate da quel sant’uomo che risponde al nome di Alessandro Morosi al quale hanno dedicato il nome della squadra: Morositas.
Morositas è gioco, divertimento, passione, impegno.
Per iscriversi basta andare il lunedì sera dalle 20.00 alle 21.30 senza vedere che tempo che fa: loro ci sono; a nessuna viene detto di no. Non bisogna avere fatto sport in passato, avere un figlio, un fidanzato, un marito che gioca a rugby.
Il rugby è bello perché lo possono giocare tutte.
P. S. Domenica 1 Ottobre a partire dalle ore 11.00 – avrà luogo l’inaugurazione ufficiale del campo dell’Amatori Union, in via Valvassori Peroni 48/P01. Un’occasione per incontrare anche le Morositas.
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1) 780.000 euro per trasformare un campo di patate e una tribuna in uno stadio da rugby
2) Il Touch Rugby è uno sport di squadra, variante del rugby a 13 in cui il placcaggio è sostituito da un semplice tocco dell’avversario. È diffuso in tutto il mondo, in particolare in Australia, dove nel 1985 è nata anche la Federation of International Touch (FIT) che è l’organo di governo mondiale della disciplina.
Vietando lo scontro fisico, e limitando il contatto ad un lieve tocco di mano sull’avversario, il Touch è il gioco che avvicina uomini e donne o bambini, anche con poca atleticità o totale inesperienza nel rugby, allo spirito essenziale dello stesso, senza il timore di farsi male.
Far giocare contemporaneamente bimbi e genitori, donne e uomini superando le barriere mentali delle differenze di età o sesso, consente il divertimento puro e semplice.
Il Touch Rugby esalta l’agilità dei movimenti degli atleti e la manualità nella gestione della palla nel passaggio.. E’ un ritorno allo spirito puro del gioco ai tempi della nostra infanzia con del sano agonismo.