Parliamo del Nuovo Giuriati, denominato Crespi, di via Valvassori Peroni che non esiste più se non nell’immaginario del Comune. Ma …
Nell’ottobre del 2015 il Comune di Milano è riuscito, tramite bando, a liberarsi della gestione del nuovo Giuriati, alias Crespi, sito in via Valvassori Peroni 48, che aveva una gestione passiva di quasi 250.000 euro l’anno.
Travate 3 associazioni diverse:
– Zero Gravity (2)
– Amatori & Union Rugby Milano
– Acquamarina sport&life e Zeronove (1)
ha stipulato con loro, singolarmente, 3 convenzione, della durata massima di 19 anni, concedendo lo spazio di sua proprietà con le strutture che su di esso insistevano. Dette associazioni si sono impegnate ad adeguare secondo la normativa vigente le strutture loro affidate per perseguire i loro scopi associativi.
Catastalmente lo spazio occupato dalle 3 associazioni corrisponde allo spazio occupato dal Crespi. Ed è ancora un unico lotto di proprietà del Comune che non volendo procedere a sue spese al frazionamento catastale dei lotti assegnati alle associazioni ha proceduto, in questi giorni, ad assegnare a ciascuna dei numeri civici stravaganti (3).
Le conseguenze di questa nuova numerazione sono tutte da verificare. Di certo le sedi di attività delle associazioni non corrispondono più al civico 48 e, considerato che il postino suona sempre 2 volte, qualcuno non riceverà più, forse, la posta (3).
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1) Acquamarina sport&life e Zeronove hanno mantenuto l’impianto elettrico e quello termico (procedendo a una manutenzione straordinaria) mentre le altre due realtà si sono dotate di nuovi impianti. Ma non solo: Zero Gravity ha realizzato un proprio parcheggio con un nuovo ingresso;
2) Zero Gravity sta completando la realizzazione ex novo due palestre vicino alla biblioteca ed ancora ha in affitto una tensostruttura presso il civico 48 di via Valvassori Peroni. L’unica struttura” acquisita” dal vecchio Crespi, sono degli spazi magazzino.
3) Ma non solo. Una clausola della convenzione sottoscritta obtorto collo dalle associazioni che hanno vinto il bando recita, nelle II° parte relativo alle clausole contrattuali, che:
ART. 14 – REVOCA PER PUBBLICO INTERESSE
Per sopravvenuti motivi di pubblico interesse ovvero nel caso di mutamento della situazione di fatto o di nuova valutazione dell’interesse pubblico originario, la concessione potrà essere revocata con apposito provvedimento amministrativo da parte dell’Amministrazione Comunale.
Tale clausola è inquitante se si considera che il 9 aprile scorso FS Scali Urbani ha presentato a Porta Genova 5 scenari, realizzati da team di architettura, per cinque scali ferroviari dismessi. e tra questi vi era un progetto che prevedeva la realizzazione di un attraversamento stradale sotto la ferrovia che approssimativamente sfociava tra via Valvassori Peroni e via Pascal, ovvero prevedeva, senza saperlo, la revoca delle attività svolte su parte dell’area data in concessione!