IL QUARTIERE FABIO FILZI
Le case dove furono girate alcune sequenze del film Rocco e i suoi Fratelli esistono ancora. Sono sorte su progettato dagli architetti Franco Albini, Renato Camus e Giancarlo Palanti risultati vincitori di un concorso bandito dall’Istituto Fascista Case Popolari (Ifacp) nel 1932.
L’accesso al quartiere, denominato Fabio Filzi, insiste sulle Via Birago, 2-4; V.le Argonne; Via Illirico, 1-3.
Le case sono state realizzate tra il 1935 e il 1938.
Il progetto è di edilizia popolare ma si differenzia dalle case economiche di inizio secolo perché qui le strutture iniziano a essere dotate di alcuni requisiti capaci di permettere di abitarvi con una migliore qualità della vita pur se i 3 alloggi per piano hanno dimensioni, fissate dall’Ifacp, di 25, 45, e 55 metri quadri. L’aspetto ornamentale è poco curato, sono eliminate le corti e viene inserito quello che potrebbe essere considerato il prototipo del giardino condominiale.
Il quartiere, tra i primi ad essere concepito in questo modo (la disposizione degli edifici è ordinata in schiere parallele lungo l’asse solare (Nord-Sud), dotati di una zona a verde continua) ha costituito un esempio di architettura razionale precorritrice dello sviluppo di tale tipologia.
Reportage realizzato dalla Redazione TWB della Biblioteca Valvassori Peroni in via Birago. Raccoglie le testimonianze di chi – in maniera diretta o indiretta – ha memoria delle riprese del film Rocco e i suoi fratelli, girate nel 1960 nel condominio di via Birago 2.
Il reportage è piaciuto alla Fondazione Testori che in occasione dell’allestimento, in biblioteca, della mostra L’epopea di Rocco e i suoi fratelli ha chiesto di potere proiettare il video. Ma non solo. All’inaugurazione della mostra è intervenuto il TG3 che ha riproposto nel suo servizio alcune scene del reportage