Fine anni cinquanta, gli anni del boom economico e a Milano è stato appena costruito il Pirellone. Il Cumenda (Angelo Rizzoli (1889 – 1970) sogna anche per sé un grattacielo con una grande “R”.
Non poté realizzare il sogno perché gli architetti gli dissero che il terreno di via Civitavecchia non poteva reggere un così pesante peso.
Il Cumenda non si perse d’animo e costruì sull’allora via Civitavecchia un grattacielo… sdraiato: 150 metri di uffici su quattro piani con ben 724 finestre e sopra vi mise la scritta RIZZOLI.

Qui si vedono le prime 2 case – altre 2 seguiranno – che Angelo Rizzoli fece costruire per i suoi dipendenti.
In seguito nell’odierna via Cazzaniga mise la scritta Rizzoli Editore; terminò la costruzione di altre 2 case per i suoi dipendenti e sostituì l’insegna di via Civitavecchia con quella della testata Oggi.
Una immagine del fronte del “grattacielo” di Angelo Rizzoli, senza alcuna scritta, prima che iniziassero i lavori di demolizione.
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Le foto tranne la prima e la 0004 sono di Raffaella Jona