Ieri è apparso sul sito online ZX3mi.it un articolo a firma di Michele Sacerdoti dal titolo suggestivo e ad effetto Dal giardino del Rettore a palazzo residenziale di 8 piani. Quanto al sottotitolo Triste trasformazione di un’area di Città Sudi dal 1930 ad oggi … non ci sono parole.

Via Saldini, su cui si affaccia la Facoltà di Matematica, via Mangiagalli 18, via Colombo, in alto a sinistra vi è la sede dell’Istituto Stradale sperimentale del T.C.I. (via Mangiagalli 14) Fotografia del 1930. Ancora non c’è la rotonda che il 22 giugno 2009 diverrà piazza Giuseppe Occhialini.
Invero recriminare perché al posto di un giardino verrà costruito (forse) – dopo che il giardino da più di 60 anni non c’è più – un palazzo di 8 piani è una suggestione ad effetto che non ha alcun fondamento. perché basata sull’argomentazione che su quell’area doveva sorgere il rettorato della Università Statale. Se ciò fosse, l’argomentazione lascia il tempo che trova: è un’ipotesi di 90 anni fa!
Ma, Michele Sacerdoti, incurante nel fare la “storia” di quel fazzoletto di terra che comprende ora il civico di piazza Occhialini 19 e via Mangiagalli 18, forse per un refuso, scrive che in via Mangiagalli al 10 vi era “un edificio più grande di quello attuale e aveva un suo giardino”. Non stiamo qui a dire che quello scambiato per giardino del civico 18 era il tetto di un laboratorio, non è importante. Di certo più importante è che il muro di quel civico riporta una targa commemorativa:
“Qui visse e operò dal 1926 al 1941 Raffaello Bertieri Tipografo insigne Continuatore della classica bellezza del libro …”. (1)
Col che si capisce perché Angelo Rizzoli, che nel 1951 aveva ancora il suo stabilimento a poche centinaia di metri da quel luogo, abbia comprato il “giardino” e vi abbia fatto costruire un edificio scolastico che è divenuto – in forza di una sua donazione – di proprietà dell’Istituto Rizzoli per l’Insegnamento delle Arti Grafiche. (2)
L’attività di insegnamento dell’Istituto iniziò nel 1954.
E per rimanere alla foto del 1930 e all’edificio di via Mangiagalli 14. Dal novembre del 1971 il Comune di Milano lo ha dato in concessione, per 9 anni, all’Università Statale. Quell’immobiliare era, allora come ora, all’interno di un perimetrato tra via Mangiagalli, via Colombo, via Botticelli (ora piazza Occhialini), via Reni e va da sé che oltre al fabbricato che si vede nella foto del 1930, ve ne siano altri. La concessione è stata sino ad oggi rinnovata ma a breve si dovrebbe conoscere quali saranno le scelte della Statale circa la sua migrazione sull’aria ex EXPO. Già dalla indicazioni riportate sugli accessi dei 2 stabili si capisce che il Centro di Calcolo, che nel 1971 vi era stato collocato, non c’è più mentre vi sono 3 dipartimenti. Uno dei quali – il Dipartimento di Scienza dello Sport, Nutrizione e Salute – a quanto è apparso sui giornali, ha declinato l’invito a rimanere rivoltogli dall’assessore Maran che voleva fare di Città studi un Centro per lo sport.(3)
Come sappiamo, nel 1960, Angelo Rizzoli costruì un nuovo stabilimento, inseguendo il sogno di fare un quotidiano, in via Civitavecchia, e colà si trasferì.
Nel 2003 e nel 2005 l’Istituto Rizzoli per l’Insegnamento delle Arti Grafiche presentò due domande: una relativa al recupero abitativo del sottotetto e l’altra per cambio uso ai piani Rialzato 1 e 2 da residenza ad uffici.
Nel 2006 presentò richiesta di agibilità mai ottenuta.
Capito che l’epoca dei palazzinari stava finendo la scuola si riavvicinò fisicamente alla Rizzoli andando da via Botticelli in via Pusiano 52 e in forza di un atto di compravendita la proprietà dell’area passò alla G.F.UnoReaEstate S.r.l.
La G.F.UnoReaEstate S.r.l.. pensò di riuscire nell’impresa che non era riuscita all’Istituto Rizzoli. Anzi pensò più in grande perché il cespite in questione divenne oggetto di una richiesta di Permesso di Costruire presentato dalla G.F. Uno Real Estate srl in data 15-04-2009 PG 294875/2009 finalizzato alla realizzazione di una casa per studenti previa demolizione dell’edificio esistente.
Al progetto si opposero i cittadini che si costituirono nel Comitato Botticelli. Passarono anni e in data 25-02-2015 PG 117964/2015 il Comune di Milano negò il permesso di costruire.
Il 27 gennaio 2016 vi è stata l’udienza di verifica dei crediti della procedura fallimentare nei confronti della G.F.Uno ReaEstate S.r.l. con Rapporto di stima Fallimentare – n. 723 / 2015.
A pag. 12 di tale rapporto il geom. Michele Bonanzingala nel descrivere l’Istituto Rizzoli dice: la distribuzione interna dei vari piani è tipica della scuola, avendo così:
– al piano interrato: un aula magna, con capienza di circa 340 persone;
– al piano seminterrato: aule, laboratori a supporto dell’attività scolastica, servizi igienici ed una balconata a supporto dell’aula magna;
– al piano rialzato: l’atrio di ingresso, aule didattiche ed uffici amministrativi, servizi igienici, biblioteche e abitazione del custode;
– ai piani 1-2-3-4 si suddividono in aule didattiche, corridoi, servizi igienici, sale docenti, con all’ultimo piano anche gli uffici un tempo usati come segreteria, sala d’attesa e ufficio del preside.
Questa è la storia che noi siamo riusciti a ricostruire.
Quanto alle altre affermazioni di Michele Sacerdoti circa il nuovo proprietario dell’area, la sua affidabilità, il nuovo progetto non abbiamo notizia se non quelle da lui riportate anche se non siamo certi che il progetto sia – come detto nel titolo – di 8 piani considerato che ad un certo punto M. S. sostiene che il nuovo proprietario ha presentato un progetto … di 10 piani … In ogni caso a tale articolo vi rimandiamo.
Ma da ultimo rileviamo che l’Istituto, cosi come scritto nella perizia è situato, tra le vie Luigi Mangiagalli a nord, via Giuseppe Colombo a ovest, via Sandro Botticelli a sud, e via Cesare Saldini a est mentre il comitato Botticelli che il 7 luglio di quest’anno ha inviato al Sindaco Sala una lettera sostiene che esso è ricompreso tra le vie Colombo-Beato Angelico-Reni-Moretto Brescia.
Che dire: l’unica via sulla quale Comitato e perito concordano è via Colombo.
Su tale via insiste il Kremlino e un lato dell’edificio di via Mangiagalli 25 edificato dall’Università Statale,

Vista dell’immobile di via Mangiagalli 25. Lato sinistra via Colombo lato destro via Mangiagalli
attuale dirimpettaio del civico di via Mangiagalli 18.
Altezza per altezza se alla Università Statale è stato concesso di edificare un immobile siffatto e un privato ha presentato un progetto che ha un’eguale altezza non capiamo perché non possa realizzare tale progetto: tre lati del progetto pare di capire sono ad altezza equivalente con le vie su cui insiste considerato che anche via Botticelli sul lato opposto della strada ha caseggiati alti 8 piani.
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1) Orbene l’edificio di via Mangiagalli 18 dovrebbe essere anch’esso demolito. Pare strano che nessun politico o partecipante al Comitato Botticelli non ne abbia richiesto il vincolo. Ma stante al pluri-laureato Sacerdoti l’edificio, progettato dagli stessi progettisti del resto degli edifici (Belloni, Brusconi, Ferrini, Moretti e Verganti) in stile eclettico, era più grande di quello attuale e aveva un suo giardino. E allora, par di capire, il nostro non si oppone al suo abbattimento.
2) A rogito del Notaio G. Ripamonti in data 01/08/1951 ai nn. 3146/587 – registrato a Milano Atti pubblici in data 09/08/1951 ai nn. 4372 vol. 958 – trascritto a Conservatoria di Milano 1 in data 06/05/1963 ai nn. 26812/21124.
Note: Atto di accettazione del 12-12-1955 ai nn. 26813/21125 di proprietà Istituto Rizzoli per l’Insegnamento delle Arti Grafiche.
3) Di questo abbiamo dato notizia in un articolo nel gennaio 2017. Ma al comitato Botticelli pare che la cosa non interessi.
GIRANDO INTORNO: via Mangiagalli 14 – via Reni – Via Botticelli – piazza Occhialini – via Colombo 71
3) A rogito del Notaio Giacomo Milioti in data 30/01/2008 a inn. 73382/9849 trascritto a Conservatoria di Milano 1 in data 08/02/2005 ai nn. 6967/4078
1) So benissimo che non c’è più il giardino da quando è stato costruito l’Istituto Rizzoli. Il suo ricordo serve solo a capire come era stato pensato questo lotto di città giardino nel progetto di Città Studi e quanto venga sconvolto dal nuovo edificio, molto più grande di quello attuale.
2) Sarei ben felice ed anche il comitato Botticelli che fosse conservato l’edificio di via Mangiagalli 18, che il nuovo progetto vuole demolire. Nel mio articolo ho scritto in sbaglio via Mangiagalli 10, ma anche lei ha sbagliato parlando in un punto di via Mangiagalli 14, che è un edificio della Statale.
3) La presenza dell’edificio all’angolo tra via Mangiagalli e via Colombo alto quanto il nuovo edificio non ne giustifica la costruzione. A me non piace ma almeno ha un uso pubblico. Piazza Occhialini ha tutti edifici bassi e proseguire con l’altezza elevata dell’edificio universitario è incompatibile con il disegno della piazza. Se poi si guarda il profilo degli edifici sull’altro lato di via Mangiagalli a partire da piazza Gorini sono tutti edifici universitari di tre-quattro piani fuori terra (Scienze della Terra, Medicina e Matematica). L’edificio di via Mangiagalli 14 è a un piano e spero che non venga sopralzato anch’esso con il trasferimento della Statale a Expo.
4) Il quadrilatero indicato nella lettera del comitato Botticelli come delimitato dalle vie Colombo-Beato Angelico-Reni-Moretto da Brescia riguarda gli edifici vincolati a città- giardino, non il lotto dell’Istituto Rizzoli, legga bene la lettera
5) Ho fatto un errore nel titolo dell’articolo, l’edificio ha 9 piani più il piano terreno, l’ultimo piano è stato leggermente arretrato nell’ultimo progetto.
6) Solo un lato del progetto verso via Mangiagalli ha un’altezza equivalente ed è la via più stretta, in via Botticelli gli edifici alti partono più avanti oltre via Saldini.
7) Nel dibattito in consiglio di Municipio 3 di giovedì scorso alcuni consiglieri hanno concordato con le mie critiche ma hanno affermato che l’operatore ha diritto a costruire anche la volumetria che è attualmente sotto terra con l’auditorium da 2000 mq. Il problema sono quindi le regole urbanistiche che consentono un intervento che è sicuramente abnorme per il lotto in cui viene realizzato. Le regole urbanistiche potrebbero essere cambiate con il PGT in corso di approvazione.
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Gentile Michele
sulla carta gli ingegneri del comune di Milano Masera e Pavia hanno redatto il nuovo piano regolatore per Milano, che fu approvato nel 1912.
Nel 1926, Masera, ancora vivente, non ebbe a sollevare alcuna obiezione perché su via Mangiagalli 18 sorgesse la palazzina riprodotta nella prima foto da noi pubblicata e ripresa – dal tuo articolo. Quella palazzina secondo i desiderata della attuale proprietà dell’area sarà abbattuta insieme all’altro fabbricato, sorto nel 1951, divenuto sede dell’Istituto Rizzoli per l’Insegnamento delle Arti Grafiche. Istituto la cui volumetria “incombe” su piazza Uccellini dal 1951, appunto, e a nessuno è mai venuto in mente di dire che è un “ecomostro”. Forse perché, giustamente a suo merito,l’angolo del palazzo tra via Colombo e piazza Uccellini porta una lapide in rame a memoria di Giuseppe Bodra, Tullio Di Parti, Orazio Maron e Giancarlo Tonissi, appartenenti al Fronte della Gioventù, di Eugenio Curiel li fucilati il 6 gennaio del 1945.
Quanto ai tuoi gusti estetici e alle tue visioni prospettiche ci limitiamo a dire che sono opinabili. Ma ci pare temerario sostenere che il nuovo edificio non possa avere una superficie equivalente ai 2 che la proprietà dell’area intende sostituire perché il nuovo si proietta su una rotonda assurta al rango di piazza nel 2009. Con ogni probabilità Giuseppe Occhialini si rivolta nella tomba per lo sgarbo fattogli: un quarto della piazza è disegnato – da illo tempore – da un muro di cinta.
Quanto all’altezza dell’edificio di via Mangiagalli 14 ti invitiamo a usare le dita delle mani quando dai i numeri o ad andare a vedere alcuni ns. articoli pubblicati quasi 2 anni orsono:
https://twbiblio.com/2017/01/11/girando-in-torno-via-mangiagalli-14-via-reni-via-botticelli-piazza-occhialini-via-colombo-71/
https://twbiblio.com/2017/01/08/i-luoghi-del-cuore-da-via-celoria-a-via-colombo/
https://twbiblio.com/1945/01/06/6-gennaio-1945-bodra-giuseppe-di-parti-tullio-maron-orazio-tonissi-giancarlo/
P.s. L'”errore” in cui siamo incorsi è nell’avere indicato nella prima foto pubblicata il civico di via Mangiagalli 14 in alto a destra in luogo della sinistra; lo abbiamo emendato essendo padroni del ns. blog e non ospiti. Il che ci fa dire che se vuole in futuro potrà pubblicare sul ns. blog così che noi si emendi reciprocamente certi refusi.
Cordialità
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