Alcuni giorni or sono ho avuto modo di imbattermi nella pagina di Francesca Terzoni e dopo avere letto un suo post l’ho pubblicato integralmente, con una piccola introduzione.
E da allora Francesca mi ha omaggiato di attenzione: tre commenti.
In uno di questi, impudente, mi ha rivolto la seguente domanda:
Lei è interessato al bene comune o a criticare chi lo persegue, con fatica e impegno?
Si da il caso che chi gestisce in convenzione il bar (Giorgio, Francesca …) posto nella struttura comunale che comprende la Biblioteca, il CAM e l’Auditorium intitolato a Stefano Cerri, a maggio, sia andato dalla direttrice della Biblioteca a lamentare che le due macchinette che erogano bevande calde e bibite facevano una concorrenza sleale alla loro attività e pertanto hanno chiesto che venissero rimosse.
Come è noto le macchinette hanno la funzione di permettere un ristoro alla maggioranza degli utenti della biblioteca, che sono studenti; al personale che vi lavora; e a tutti gli altri frequentatori della struttura. Pretendere che paghino 1 euro in luogo dei 35 cent. una bottiglietta d’acqua era richiesta che qualifica chi mi ha detto che è interessato al bene comune.
A riprova che mi interesso di ciò che avviene al civico 56 di via Valvassori Peroni e nel Municipio 3 ricordo che in data 23 giugno il consigliere di Municipio 3 Gianluca Boari ha presentato una interrogazione rivolta:
Al Sindaco di Milano Giuseppe Sala
Alla Direzione Centrale Decentramento
Al Direttore del Municipio 3;
e p.c. al Presidente del Municipio 3 Caterina Antola
dal titolo
RISPETTO BANDO CONCESSIONE SPAZIO COMUNALE “BAR” VIA VALVASSORI PERONI 56
nella quale al punto 8 chiedeva espressamente
Se sia stata chiesta la rimozione dei distributori automatici di bevande calde dalla biblioteca al fine di incrementare il fatturato del bar.
Il 29 luglio il direttore di Settore Giovanni Campana così a risposto:
“… 8) La rimozione è stata richiesta e per ora non ottenuta.”