06 novembre NAZIONALIZZIAMO BANCA INTESA*

DSC01290

Franco Sala, Gabriele Mariani e Silvia Botti e Stefano Boeri

All’incontro in via Sansovino 9, questa strana idea ad un certo punto non è venuta in mente a nessuno. Eppure in tutta evidenza ad un certo punto pareva che quella dovesse essere la via.
Milano chiuso Expo si interroga sul cosa fare di quel sito espositivo. Ed è questo già in sé un motivo di turbamento.
Perché i promotori dell’EXPO, comune di Milano (sindaco Letizia Moratti) e regione Lombardia (governatore Roberto Formigoni), l’hanno pensato, contrariamente a quanto era mai stato fatto nei 150 anni dalla prima Fiera universale, su aree private, su un terreno agricolo che valeva meno di un decimo del prezzo che noi dovremo pagare. Perché acquistarlo è una cosa pagarlo è altra cosa.
Comune e Regione per acquistare quei terreni hanno costituito una apposita società l’Areaexpo che nel 2011 li ha acquistati, per 142,6 milioni, per darli a Expo spa. Il 30 giugno 2016 Expo spa dovrà restituire i terreni a Areaexpo.
Si dà il caso che i soci di Areaexpo per acquistare i terreni si siano fatti prestare i soldi dalle banche, in primis Banca Intesa.
Si dà il caso che in Expo ci siano comune di Milano, regione Lombardia, Camera di commercio, Fondazione Fiera Milano (di diritto Privato) e Governo.
E si dà il caso che nell’agosto del 2014 sia stato indetto un bando per vendere l’area dell’EXPO a 315,4 milioni di euro: nessuna offerta.
Una narrazione più compiuta su questa tentata vendita e su chi ci perde e chi ci guadagna la si può leggere al link della versione on line del Fatto quotidiano.
E allora mentre ieri l’ordine degli architetti si riuniva a Milano e discuteva sul che fare su quell’area il giorno prima, in via Rovello, sede Expo 2015, si è riunito il Cda per discutere l’ordine del giorno: fusione tra Expo 2015 e Areaexpo.
La narrazione di questa preoccupante idea (preoccupante perché tra le righe è palese vedervi il tentativo di nascondere sotto il tappeto i conti che EXPO ha realizzato) è leggibile al link della versione on line del Sole24 ore.
Scartata l’idea di nazionalizzare un banca a cui dobbiamo, come cittadini, grazie alla giunta Moratti e al governatore Formigoni, centinaia di milioni di euro; non presa in considerazione l’idea di nazionalizzare la Fondazione Fiera Milano che attualmente è il soggetto che maggiormente reclama per essere pagato (e che trarrebbe da questo gran pasticcio il maggior profitto economico) l’idea politicamente forte che è stata espressa dall’incontro è stata formulata da Stefano Boeri: il Consiglio di Zona, che diventerà municipio l’anno prossimo, in rappresentanza dei suoi 130mila abitanti, deve chiedere di essere presente al tavolo di discussione per dire la sua, il 10 novembre, quando Matteo Renzi sarà a Milano per parlare del futuro dell’area Expo e del trasferimento delle facoltà scientifiche della Statale su quell’area.

Qui la nostra narrazione si ferma perché dalle cose dette da Gabriele Mariani, circa la possibilità che le facoltà scientifiche siano spostate a Rho, vi è un solo studio di massima della Cassa Depositi e prestiti (nel cui consiglio di amministrazione è entrato, guarda caso, Giuseppe Sala, commissario unico di Expo). In tale studio viene detto che lo spostamento delle facoltà scientifiche può essere realizzato a patto che dall’area dove oggi vi sono le facoltà vengano ricavati 170 milioni di euro. Ma il raggiungimento di tale obiettivo è fortemente compromesso dal fatto che quell’area è sotto vincolo della sovraintendenza.
L’incontro è poi proseguito con argomentazioni pertinenti sul tema.
Ad oggi nessuno può dire: rien ne va plus les jeux sont faits e quindi della partita vogliamo esserci anche noi cittadini di zona 3.
____
* O in subordine nazionalizziamo Fondazione Fiera Milano spa.

Questa voce è stata pubblicata in redazione e contrassegnata con , , , , , , , , , , . Contrassegna il permalink.

2 Responses to 06 novembre NAZIONALIZZIAMO BANCA INTESA*

  1. Avatar di comunalimilano2011 comunalimilano2011 ha detto:

    Il sunto che questo articolo fa della serata , a mio parere , è riduttivo ed anche un po’ fuorviante.
    Premetto che sulla vicenda dei trascorsi che ci hanno portato ad Expo credo debbano occuparsi altri e non l’istituzione locale .
    La serata, la prima di un ciclo di tre , ha mosso da expo e dopo expo 1906 per arrivare a chiarire come stanno le cose sul dopo Expo 2015 per quanto riguarda il nostro territorio : le aree di città studi interessate dal trasferimento della statale .
    Abbiamo evidenziato i rischi ma anche le opportunità che si aprono per le facoltà stesse ( statale ma anche politecnico ) e per il quartiere . Le facoltà hanno bisogno di modernizzarsi ad esempio, di nuovi spazi e nuove strutture .
    Le città cambiano attraverso scelte urbanistiche di qualità . Qui, oggi , abbiamo la possibilità di fare qualcosa di importante .
    Il nostro compito al momento è di ascoltare esperti e cittadini , informare e condividere, promuovere la partecipazione .
    Non ci interessano le polemiche ( polemiche per le quali twbiblio, artefice dell’articolo sembra avere una spiccata predilezione ).

    Infine , ho rilevato l’assenza dei colleghi consiglieri dell’opposizione , in particolare della collega Bedori, candidato sindaco mi pare per M5S o di un suo rappresentante .
    Peccato , avrebbe potuto esprimere il suo pensiero sul tema oppure, in assenza di una precisa e ben argomentata opinione , almeno ascoltare i cittadini li presenti de visu ( e non dietro a una tastiera web) e constatare che la partecipazione e la condivisione non sono patrimonio esclusivo del suo movimento . Anzi!
    Gabriele Antonio Mariani
    (mail inviata da iPhone)

    "Mi piace"

    • Avatar di TWB TWB ha detto:

      Consigliere Mariani
      prima di tutto la ringraziamo per l’attenzione.
      La prima preoccupazione che abbiamo avuto nello stendere l’articolo è stata quella di non redigere un verbale dell’incontro riportando pedissequamente gli interventi di tutti i convenuti. Sarebbe stato sì meno riduttivo ma avrebbe portato l’estensore allo sfinimento e il lettore a terminare la lettura prima di giungere alla fine dell’articolo.
      E quindi non essendo l’articolo un verbale ciò che parzialmente abbiamo riportato è ovviamente riduttivo, nel senso che riduce a sintesi quelle che è stato detto e che a parere nostro meritava di essere evidenziato.
      Perchè noi tutti si possa parlare con cognizione di causa è necessario che ci si documenti e si porti a conoscenza quello che si sa.
      E questo è stato anche il senso dell’articolo che ha svolto una funzione diciamo suppletiva all’idea da lei espressa “sulla vicenda dei trascorsi che ci hanno portato ad Expo credo debbano occuparsi altri e non l’istituzione locale”. Con questo spirito abbiamo ricostruiro alcune vicende riportate dalla stampa. E quindi abbiamo portato a conoscenza di chi ci ha letto, forse, elementi non conosciuti. E con questo spirito non abbiamo omesso di dire quanto da lei riferito.
      Se proprio vuole indurci ad ammettere che siamo stati un po’ troppo sintetici le diciamo, in tutta franchezza, che ci spiace non avere riportato l’intervento del consigliere Sacerdoti pieno di elementi anedottici e fattuali che non ci siamo sentiti di ridurre a sintesi ma ci auguriamo di potere leggere sul suo o sul ns. blog.
      Per concludere. Senza conoscere la storia e senza essere informati non si capisce il presente e si rischia di prefigura un futuro nel quale noi, pur credendo di esserne protagonisti, siamo solo pedine.
      Un ultimo appunto. Noi non siamo i portatori o i costruttori di informazioni di questo e quel partito. Tra tutti i rappresentanti di partiti che sono intervenuti abbiamo citato solo Lei!
      Lei si è tolto la voglia di fare una polemica gratuita.
      Bontà sua.

      "Mi piace"

Scrivi una risposta a TWB Cancella risposta