Volare alto ci permette d’un sol colpo di capire quanto sia ampia la superficie delimitata dai pallini gialli: tra la via Narni, via Canneto e via Pusiano.
E’ un luogo periferico della nostra Zona. A prima vista si potrebbe pensare che si tratti di un condominio di più case con un vasto giardino: è una scuola. Oggi si chiama I.P.S.I.A. Luigi Settembrini. Nuova denominazione di quello che fu l’Istituto professionale Industria e Artigianato civico serale di via Grazia Deledda 11.
Quello che nel 1956 fu inaugurato e che confinava con il Liceo Carducci, dietro piazzale Loreto.
Quello che era allora una scuola per l’avviamento al lavoro, in una sede appositamente costruita dal Comune di Milano.
Quello che nel 1962 divenne Istituto Professionale con l’istituzione di corsi di Meccanica, Elettrotecnica e Radioelettronica.
Quello che in pochi anni si è sviluppato al punto che nell’anno scolastico 1964/65 ebbe come sede distaccata l’Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato di Rho.
Quello che ebbe come preside nel 1971 l’ing. Schiraldi che, andato a Rho e diventato preside di ruolo, si trasferì di nuovo al Settembrini.
In quella scuola si sono formate generazioni di operai qualificati e tecnici che hanno contribuito allo sviluppo dell’Italia.
Poi il miglioramento della vita economica, la scolarizzazione di massa, la voglia di dare ai propri figli una prospettiva di lavoro migliore, un’offerta formativa più diversificata, furono fattori che concorsero a fare diminuire il numero delle iscrizioni.
Con l’inizio del secolo la scuola aveva in parte bisogno di adeguamenti strutturali e in parte era sovradimensionata per il numero di studenti che la frequentava.
Pertanto il Comune di Milano, al fine di ridurre i costi di gestione delle Civiche scuole comunali – ma anche perseguendo la volontà di eliminarle -, dopo avere ipotizzato di trasferire in via Grazia Deledda i Civici licei serali optò per una ristrutturazione dello stabile di sua proprietà (circa 8 milioni di euro di spesa) e fece convergere in via Grazia Deledda, nel 2006, il Liceo Linguistico Manzoni che oltre ad avere una sede distaccata aveva la sede principale in un immobile in affitto, in via Rubattino 8, di proprietà del Pio Albergo Trivulzio, a cui il Comune pagava un canone.
Il Settembrini, nel 2001, è stato associato all’ IISS J.C. Maxwell di via don G. Calabria, 2 e con l’inizio dei lavori di ristrutturazione della sede in via Grazia Deledda è stato trasferito in via Narni 18.
Oggi il Settembrini è ancora una volta in una sede che necessita di interventi strutturali di adeguamento ed è sovradimensionata, per il numero di alunni che vi si sono iscritti.
Nel 2012/13 ne ha accolti 187. La sua popolazione scolastica è composta da circa un 50% di studenti stranieri che proviene da un contesto familiare con problemi economici e sociali: raramente sono presenti nel nucleo familiare entrambi i genitori; in alcuni casi sono assenti del tutto.
La scuola si è proposta di limitare la dispersione e l’abbandono degli studenti in obbligo scolastico e nel contempo ha messo in atto azioni per garantire loro il diritto/dovere all’istruzione.
A fine anno il bilancio di questa azione è così riassumibile:
10 alunni non hanno terminato l’anno scolastico o perché lo hanno abbandonato o perché non si sono mai presentati;
23 alunni hanno terminato l’anno grazie all’azione di ri-motivazione offertagli;
7 alunni sono stati indirizzati verso altri enti formativi.
Ovvero l’anno scolastico 2012/13 è terminato con 170 alunni iscritti.
Se dopo avere volare alto planiamo abbiamo modo di constatare in quale stato si trovi il Luigi Settembrini:
Ma non solo: stante a quanto scritto nel verbale che di seguito riportiamo
“I.I.S.S. J.C. Maxwell – I.P.S.I.A Settembrini / Milano
Verbale della Riunione Comitato dei Genitori del 21.03.2015 – Aula Magna
…
Edificio del Settembrini: l’edificio ha un problema strutturale, per cui i laboratori al momento sono sottodimensionati. Il Dirigente ha formalmente stato chiesto all’ente “Città Metropolitana” (prima chiamato Provincia), che è proprietario dell’immobile, di provvedere all’ampliamento della struttura, così come già discusso in passato; per contro la Città Metropolitana ha inviato alla scuola una lettera con richiesta di limitare il numero di iscritti per il prossimo anno scolastico a causa della mancanza di spazi adeguati.
Premesso che Città Metropolitana non è l’ente tenuto a dare queste indicazioni alla scuola ma ciò spetta al MIUR, Il Preside ribadirà, formalmente a mezzo mail-pec, la sua richiesta di ampliamento della struttura.
Ciò nonostante, nel frattempo, è stata presa la decisione, per il prossimo anno scolastico, di riportare in sede le classi Maxwell attualmente collocate in Via Narni, in quanto i problemi logistici creano effettivo disagio ( insegnanti che si devono spostare da una sede all’altra e classi che devono spostarsi in sede per le ore di laboratorio, con i conseguenti ritardi ); si spera di attuare il progetto che prevede vengano ristrutturati degli spazi al Maxwell per permettere il rientro delle classi interessate.
…”
La fine dell’I.P.S.I.A Luigi Settembrini è quindi segnata.
In quest’area cosa possiamo attenderci di buono? Una scuola elementare e una scuola media di cui il quartiere di Cimiano ha bisogno?
Qui ci sono degli immobili che debbono essere, come sovente si sente dire, “riqualificati”.
La proprietà, ovvero il Comune di Milano, faccia quanto gli compete e non si nasconda dietro la scusa del degrado portato dai ROM.
Scuola violenta e vergognosa su tutti ogni punti di vista. Alunni che negli anni 90 picchiavano e minacciavano altri alunni e professori. Minaccie fisiche e ricatti di soldi in cambio di botte. Interruttori della luce non sotto regola e bagni. Menomale che non esiste più…..
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Ho frequentato il Settembrini per 5 anni dal 1978 al 1983 ho un ricordo meraviglioso di quegli anni, per il nostro paese furono anni terribili dal rapimento Moro fino alla strage di Bologna c’era un clima pesante ma dentro quell’edificio di via Deledda si discuteva di quello che avveniva al di fuori della scuola, ma chi ne aveva voglia la formazione scolastica nei vari laboratori continuava con la speranza di affrontare il mondo del lavoro con qualche conoscenza ricordo alcuni docenti con grande affetto il prof Esposito prof Pierini prof Navarra e tanti altri…….
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