10 – 11 aprile ARCHITETTURA DELL’ACQUA A MILANO: DAI SISTEMI DI GESTIONE STORICI AL RUOLO DI METROPOLITANA MILANESE

Politecnico di Milano
Piazza L. da Vinci, 32
Edificio 3, Aula Osvaldo De Donato (S 0.1)
È una iniziativa aperta al pubblico

Milano è ancora oggi una città d’acque: nel sottosuolo con quella di falda e nel soprassuolo con i corsi d’acqua naturali, i fontanili e i canali artificiali. Le genti che l’hanno fondata e abitata per quattro millenni hanno utilizzato l’acqua per le diverse necessità e secondo il grado di conoscenza raggiunto. Sul finire del XIX secolo la città era percorsa da circa 150 km di canali, sia a cielo aperto sia sotterranei, era perforata da innumerevoli pozzi ordinari e si apprestava a dare vita a due grandi progetti: il moderno impianto fognario e l’Acquedotto Civico. Oggi gli impianti pianificati e realizzati corrono nel sottosuolo e gli accessi sono sigillati dai tombini metallici. E le sole acque visibili scorrono nei pochi canali rimasti a giorno, negli specchi d’acqua nei parchi o attraverso fontane e fontanelle storiche.
Gli obiettivo del Convegno sono quelli di suggerire spunti per la progettazione degli spazi aperti, pensare al riuso delle architetture dell’acqua prevedere il recupero e il riutilizzo delle acque reflue I relatori sono amministratori pubblici, archeologi, architetti, ingegneri, speleologi, astronomi, i quali si muovono tra passato e presente, tra storia e attualità, tra ricerca, progetto e realizzazione.
PROGRAMMA-2
Il Convegno è organizzato dall’unità di ricerca interdisciplinare del DAStU, che si occupa della conoscenza e della valorizzazione del patrimonio ipogeo storico.

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