Nel 1959, alla Triennale di Milano venne esposta l’opera in gesso dal titolo I Sette Savi.
(oggi alla collezione del MART di Trento e Rovereto) di Fausto Melotti (2).
Riprendeva, modificandola, l’opera Costante Uomo (1) che Melotti aveva presentato alla VI Triennale del 1936, commissionata dallo Studio BBPR (gli architetti Banfi, Belgioioso, Peressutti, Rogers) per la Sala della Coerenza da loro progettata.
In seguito (1961) l’opera venne realizzata in pietra di Viggiù, commissionata dal Comune di Milano a Fausto Melotti, per adornare il giardino del liceo classico Carducci. I consulenti del Comune che selezionarono l’opera furono gli architetti Piero Portaluppi, Franco Albini e Renzo Gerla. L’opera fu pagata 5.805.000 lire.
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Nel 1964, due statue vennero danneggiate, altre furono gettate al suolo prone o supine, solo un paio rimasero in posizione eretta. E il ’68 doveva ancora arrivare!
Arrivato che fu due di queste contribuirono alla riuscita di uno sciopero studentesco. Nottetempo, ignoti, scavalcato il cancello della scuola presero due saggi supini e li misero contro il cancello grande, sicché il mattino dopo il custode non poté aprirlo e gli studenti dovettero entrare dal cancello piccolo: al massimo passavano due alla volta. L’inconsapevole aiuto dei due saggi rese più facile al picchetto degli scioperanti il compito di dissuasione nei confronti di chi voleva entrare.
Visto gli aiuti che i saggi potevano dare, il più saggio della scuola, decise di portare l’intera opera in un deposito del liceo in attesa di tempi migliori!
Quarantacinque anni dopo, grazie al contributo di SEA – Aeroporti di Milano, l’opera è stata restaurata con un costo di 18.000 euro e, emblematicamente, fa bella mostra di sé, unica protagonista di un’esposizione che doveva durare dal 20 giugno al 10 novembre 2013, nello spazio della Porta di Milano, collocato nell’aeroporto di Malpensa, tra l’ingresso del Terminal principale e la stazione ferroviaria che conduce in città.
Ad oggi l’opera è ancora lì. Cosa ci facessero i Sette Savi in un liceo classico era chiaro ma ribatezzarla ” Soglia Magica” è un po’ da pescivendoli. Più lecito è chiedersi: i Sette Savi stanno per imbarcarsi? Se così fosse qualcuno intervenga a scongiurare l’ennesima fuga di cervelli all’estero!
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2) Fausto Melotti (Rovereto 8 giugno 1901- Milano 22 giugno 1986) Scultore, pittore, aforista e musicista. Dapprima si iscrive alla facoltà di fisica e matematica all’università di Pisa. Quindi passa a ingegneria elettrotecnica al Politecnico di Milano e vi si laurea nel 1924. Contemporaneamente si diploma in pianoforte al Conservatorio e inizia a studiare scultura. Nel 1928 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Brera dove studia con Adolfo Wildt insieme a Lucio Fontana.
2)
Costante uomo erano, 12 sculture in gesso, disposte in tre file da quattro sculture, ognuna aveva una mano incavata all’altezza del cuore, L’abbozzo di figure umane senza dettagli si rifaceva sia ai manichini di De Chirico che a statue arcaiche, erano statue antiche e moderne.
Di questo gruppo, 5 andarono perduti. I restanti 7 ispirarono all’artista la similitudine con il motivo greco, suggerendo il titolo I sette Savi.
L’ultima versione dei Sette Savi risale al 1981 perfezionata nella forma e in marmo di Carrara nemmeno l’attentato di matrice mafiosa del 1993, che distrusse totalmente il Padiglione d’Arte Contemporanea, in via Palestro, riuscì a danneggiarla.