L’anno passato sono andato in un ufficio postale, in zona Lambrate, per sottoscrivere, con mia moglie cointestataria, dei Buoni Fruttiferi Postali. Era la prima volta ma di sicuro sarà l’ultima.

Per farlo ho sottoscritto un Libretto Smart dematerializzato per gestire i miei risparmi senza costi e una carta Libretto tramite la quale potevo
– Versare e prelevare presso tutti gli Uffici Postali
– Prelevare agli ATM Postamat tutti i giorni
– Associare l’IBAN di un mio conto corrente bancario per ricevere bonifici
– Sottoscrivere i Buoni Fruttiferi Postali.
Peccato che presso gli ATM Postamat con la carta libretto potevo, dopo avere fatto un bonifico o versato allo sportello dei soldi, prelevare 600 €. al giorno.
I Buoni Fruttiferi Postali rendevano il 3,5% lordi l’anno e se volevo venderli prima della scadenza mi venivano rimborsati senza gli interessi maturati. Della qual cosa non mi sono interessato se non in prossimità della scadenza.
Sono stato contattato dall’ufficio postale dove avevo sottoscritto i Buoni e ho scoperto che il rimborso mi veniva fatto con un vaglia postale circolare, il giorno della scadenza. Un vaglia postale circolare non lo avevo mai visto in vita mia!

Il giorno dopo la scadenza, le 9 del mattino, io e mia moglie siamo andati presso l’ufficio postale.
Gli addetti agli sportelli erano 2.
Abbiamo fatto la fila e quando è arrivato il ns. turno abbiamo chiesto che ci fossero rilasciati 2 vaglia postali circolari mostrando la documentazione contrattuale relativa ai Buoni. All’addetta abbiamo anche chiesto che una piccola somma dell’importo dovutoci ci fosse data in contanti. Accordatici è andata nel retro dell’ufficio.
Poi è ricomparsa con “un resposabile”! il quale ci ha informato che la direttrice non c’era; aveva tentato di contattarla telefonicamente ma invano. E in qualità di responsabile non poteva, senza il di Lei assenso, autorizzare i due vaglia. Onde ragion per cui ci invitava a ritornare il pomeriggio.
La richiesta mi è parsa oltremodo mal formulata e perché un responsabile che non può prendersi la responsabilità tale non era. E soprattutto perché con la direttrice avevo parlato per ben 2 volte negli ultimi 15 giorni e avevamo convenuto che mi rilasciava i due vaglia circolari postali. Onde ragion per cui mi sono rifiutato di “ritornare”. E mi sono espresso alzando il tono della voce. “Il responsabile” non domo mi ha chiesto di spostarmi dallo sportello. La qual cosa ha generato in me una reazione ancor più accalorata e gli ho detto che non mi sarei mosso: ero un cliente a cui dovevano essere restituiti dei soldi. Lui si attivasse a rintracciare la direttrice.
Ritiratosi è in seguito riapparso e ha avuto la spudoratezza di dirmi che interpellata la direttrice lo aveva informato che non mi conosceva. Ho pronunciato un’esclamazione colorita circa la sua affermazione. E costui ha fatto lo stupito, si è meravigliato che un uomo con i capelli grigi usasse un linguaggio secondo lui inappropriato e poi, poiché ero ancora allo sportello ha minacciato di chiamare le forze dell’ordine.
Gli ho risposto faccia pure ma è sparito.
Capite. Un cittadino sottoscrive dei Buoni postali e invece di ricevere alla scadenza i suoi soldi viene intimidito da “un responsabile irresponsabile”.
Per farla breve.
Le forze dell’ordine non sono arrivate.
L’addetta allo sportello è andata nel retro e dopo un po’ è ritornata con i due vaglia postali circolari che, causa malfunzionamento della stampante, sono stati emessi e annullati un bel po’ di volte.
Alla fine una piccola somma in contanti ci è stato ritornata ma non per l’importo richiesto e in sovrappiù ci è stato consigliato di prelevare l’importo non datoci presso gli ATM Postamat fuori dell’ufficio.
Nota finale: i vaglia postali non sono esigibili prima del 1° luglio eravamo al mattino del 26 giugno!