09 settembre AREA UMIDA O VASCA DI CONTENIMENTO QUANDO ESONDA IL LAMBRO?

In fondo a via Feltre, la dove la strada cambia nome in Padre Morrel,  scorre, all’interno del Parco Lambro, il fiume omonimo.
In poco meno di 10 anni – la prima volta nel novembre del 2014 la seconda una settimana fa – le piogge hanno ingrossato il Lambro che – motu proprio – ha pensato bene di rompere l’argine in corrispondenza dell’ ex cava di via Feltre divenuta così la sua vasca di contenimento.
Il 7 agosto del  2015, l’acqua del Lambro era ancora presente nella cava, per via dell’inondazione  dell’anno precedente, e perché i lavori per il rifacimento dell’argine erano ancora di là dal finire (costo 30.000 €). Si da il caso che quella notte una scelta sbagliata fatta da un gruppo di anatre che vi si posarono sopra determinò la morte di molte di loro. Nelle acque stagnati si era sviluppato un virus per loro letale. L’intervento dei vigili del fuoco e dei veterinari e delle autorità competenti cercò di salvare i superstiti.  La cava venne transennata e fu posto su un cavalletto un cartello

Poi tutto ritornò come prima. Quando il Lambro si ingrossava la cava riceveva acqua e con l’estate il caldo e la siccità la prosciugava.
Ma sappiamo che c’è il cambiamento climatico e nulla sarà più come prima.
Infatti nel giugno del 2022 l’ex cava è diventata un’AREA UMIDA grazie all’ingegno, al alla passione e financo al lavoro creativo di:

ReLambro,
ERSAF (Ente regionale per i servizi all’agricoltura e alle foreste),
Comune di Milano,
Lega Ambiente,
Parco Medio del Lambro,
Politecnico di Milano Dipartimento di Architettura e Studi urbani,
con la collaborazione di Cascina Biblioteca,
con il contributo di Fondazione Cariplo

A testimonianza delle loro ragioni hanno eretto 2 cartelloni.

E solennemente proclamarono Stiamo lavorando per loro

Ci siamo chiesti per fare cosa? La pronta risposta è stata
Rimuoveremo … Sostituiremo … Metteremo …Piantumeremo … Realizzeremo… Opereremo…

Infatti, nel piovoso maggio u.s., l’area umida era ridotta così
e, ora dopo la nuova rottura dell’argine del Lambro, la ex cava è diventata una vasca di contenimento.
Ma siamo certi che fra un po’, i nostri creativi, troveranno nuovi finanziamenti. Il solo auspicio che facciamo è che rimuovano i malconci cartelloni e di ciò gli saremo grati e, forse, anche la flora e la fauna che non ama essere presa in giro.

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