10 gennaio UN INDIZIO PIU’ UN INDIZIO FANNO SOLO UNA COINCIDENZA MA TRE INDIZIO FANNO UNA PROVA

A Milano qualcuno si prende gioco della città.*

I pubblici ministeri Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici nel dicembre u. s. hanno chiuso l’inchiesta su una “finta ristrutturazione“, in via Stresa, che è diventata un grattacielo di 24 piani, denominato Torre Milano. Le persone indagate per abuso edilizio sono 8.
Sempre gli stessi pubblici ministeri, è notizia di ieri, hanno iscritto sul registro degli indagati l’imprenditore e amministratore di Bluestone, Andrea Bezzicchieri, l’architetto e progettista Sergio Francesco Maria Asti, i funzionari dirigenti di Palazzo Marino e dello Sportello unico edilizia, Carla Barone, Maurizio De Luca e Francesco Rosata, e l’imprenditore 74enne Roberto Verderio, rappresentante legale della Devero
Costruzioni che ha eseguito i lavori: perché costoro stanno edificando “due piccoli grattacieli” l’uno di 15/16 piani e l’altro di 22/23 piani che si affacciano su via Crescenzago e il Parco Lambro e di un altro immobile di 2/3 piani che si affaccia sulla via privata Ruggero Ruggeri utilizzando lo stesso metodo della Torre Milano.
La società immobiliare BLUESTONE ha raso al suolo  ciò che c’era ai numeri civici di via Crescenzago 105 e 107, per far posto al progetto Park Towens , che la società immobiliare ha sempre pubblicamente presentato, con successive varianti, – ad esempio il numero dei piani che sarebbero stati realizzati o il corpo continuo che insiste su via Ruggiero Ruggeri. Ma a quanto riportato dai quotidiani l’intervento sarebbe stato qualificato come “ristrutturazione edilizia” e autorizzato con una Scia (Segnalazione certificata di inizio attività) invece che come “nuova costruzione”.
I pubblici ministeri Marina Petruzzella, Paolo Filippini e Mauro Clerici – per inciso – sono gli stessi che il mese scorso hanno iscritto sul registro degli indagati per una “finta ristrutturazione” 8 indagati (1) – questa volta hanno iscritto sul registro degli indagati l’imprenditore e amministratore di Bluestone, Andrea Bezzicchieri, l’architetto e progettista Sergio Francesco Maria Asti, i funzionari dirigenti di Palazzo Marino e dello Sportello unico edilizia, Carla Barone, Maurizio De Luca e Francesco Rosata, e l’imprenditore 74enne Roberto Verderio, rappresentante legale della Devero Costruzioni che ha eseguito i lavori.
Prima che la Blustone iniziasse a radere al suolo quanto sorgeva sull’area la stessa si presentava così, nel 2018



 

A fine giugno ciò che si poteva vedere dalla via Crescenzago era questo

Nel giugno del 2019 ciò che c’era di edificato era diventato macerie. 

Secondo i pm gli edifici – con indici di edificabilità superiori a quelli previsti dal Piano di governo del territorio di Milano, sarebbero stati progettati, autorizzati e costruiti in barba alle leggi vigenti. In particolare pare siano privi di un “piano particolareggiato esecutivo” o del  “piano di lottizzazione dell’intera zona”, cioè di quegli strumenti urbanistici che servono a individuare/pianificare i nuovi servizi e le opere di interesse pubblico necessarie per accogliere il nuovi abitanti.
Pare che a lor signori sia stato permessa, anche, la “monetizzazione” degli oneri di urbanizzazione – pratica che permette loro di pagare il Comune entro limiti prefissati – invece di cedere aree per realizzare i servizi pubblici necessari.
Un’ultima notazione: l’entrata al complesso residenziale è in via Ruggiero Ruggeri e chi vi abita si gode il cemento del giardino o, come tutti i mortali, va al parco Lambro a piedi.
Se andate sul sito che pubblicizza il Park Towen a questo  link viene indicato che se scegliete  l’ultimo piano degli immobili magicamente le torri si alzano di un piano rispetto al progetto originale.
Ovviamente il Comune ha chiesto sull’opera un parere, naturalmente non vincolante, al Municipio 3 e siccome la maggioranza del Municipio 3 è composta dalla maggioranza che governa la città ha espresso parere favorevole. E l’opposizione ha chiosato queste cose sono possibili perché le permette il PGT: ingenui. I magistrati hanno indicato che questi cose avvengono perché si è tenta di aggirare la legge.
Se andate sul sito che pubblicizza il Park Towen a questo  link viene indicato che se scegliete  l’ultimo piano degli immobili magicamente le torri si sono alzate di un piano rispetto al progetto originale. Se andate sul sito che pubblicizza il Park Towen a questo  link viene indicato che se scegliete  l’ultimo piano degli immobili magicamente le torri si sono alzate di un piano rispetto al progetto originale.
Resta un fatto incontrovertibile: oggi il cantiere era ancora attivo.
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– Il primo indizio è ciò che la  Bluestone Aspromonte sta edificando in piazza Aspromonte – un palazzo di sette piani alto 27 metri sorto dopo la demolizione di un edificio di tre piani . La Procura sostiene che quello è un abuso edilizio realizzato dal costruttore con la compiacenza del Comune e pertanto, in via cautelare. ha chiesto più volte il sequestro del manufatto. Ma la Cassazione ha rigettato il quarto ricorso presentato. Ora la Procura  dovrà decidere se chiedere per gli indagati il rinvio a giudizio o chiedere l’archiviazione. 
– Il secondo indizio sono la Torre Milano  la “finta ristrutturazione” del nuovo grattacielo di via Stresa: otto indagati per abuso edilizio
– Il terzo indizio è il Park Towen -della stessa impresa immobiliare che sta edificando il palazzo di 7 piani in piazza Aspromonte. Qui sono stati demoliti i manufatti e il cortile, gli immobili circostanti sono su due lati il Parco Lambro e uno spazio alberato. Gli immobili su via Ruggiero Ruggieri sono alti 4 piani quello a fianco il 101 di via Crescenzago è alto 6 piani. Su via Sangro insiste una industria 2 piani e degli immobili anch’essi alti 4 piani.

 

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