di Gianni Rosini |
il Fatto quotidiano on line 21 NOVEMBRE 2023
L’ospedale di Al Shifa era un covo di Hamas utilizzato per nascondere miliziani e armi sfruttando la rete sotterranea dei famosi tunnel costruiti dai miliziani del partito armato palestinese. Così Israele e il suo esercito hanno giustificato i raid e le operazioni di terra che hanno reso quello sulla struttura uno degli attacchi più sanguinosi dall’inizio dell’invasione di Gaza. Decine di morti civili per smantellare un importante nascondiglio delle Brigate Ezzedin al-Qassam. Mentre le affermazioni delle Forze di Difesa Israeliane sono ancora in attesa di conferma, l’ex primo ministro dello ‘Stato ebraico’, Ehud Barak, parlando alla Cnn, ha però fatto una rivelazione che cambia ulteriormente la prospettiva, e quindi le valutazioni, sul raid d’Israele sull’ospedale: “I bunker e i tunnel sotto la struttura sono stati costruiti da ingegneri israeliani decenni fa”, quando Tel Aviv occupava ancora la Striscia.
Rispondendo alla domanda sull’esistenza o meno di prove sufficienti a stabilire che sotto la struttura vi fosse effettivamente una rete di tunnel e bunker parte di un importante centro di comando di Hamas, l’ex premier ha risposto: “Sappiamo già da molti anni che sotto l’ospedale esisteva un bunker, in origine costruito da ingegneri israeliani, collegato a una rete di tunnel utilizzati da Hamas e facente parte di una rete più ampia. Non so se si tratta di uno dei più importanti nella Striscia, ma sicuramente è uno dei tanti presenti sotto gli ospedali e in altre aree che vengono utilizzati anche nel corso di questo conflitto”. A una richiesta di chiarimento, Barak ha poi specificato che “questi tunnel esistono da molti decenni, probabilmente una quarantina di anni, ed erano stati costruiti per ampliare l’area dell’ospedale che era troppo limitata”.