A 6 anni dalla I° edizione, originata dall’idea di una mamma della scuola, l’asta è cresciuta: ora vi è anche un buffet, perché il contributo di 5 euro per la paletta, come in ogni asta che si rispetti, prevede qualche stuzzichino e un bicchiere!
L’Asta delle Promesse è innanzitutto, la principale fonte di finanziamento (non la sola, ma la più “efficace”) dell’Associazione Scuola Stoppani , che sostiene, l’attività quotidiana e didattica della scuola: dai contributi per i beni di prima necessità al meno prosaico finanziamento dell’insegnante madrelingua, dalle attività teatrali e a molto altro ancora.
Funziona come un’asta normale: un catalogo, un battitore, offerte per alzata di paletta e aggiudicazione a singoli o a “gruppi di acquisto”.
Per sapere cosa verrà “battuto” potete scaricare il catalogo.
Oltre alle offerte dei genitori vi sono quelle degli esercenti della zona.
L’asta è una piacevole occasione di incontro tra la scuola e il quartiere e si fanno ottimi affari!
Quest’anno vi sarà un “extra catalogo”, un lotto davvero speciale.
Verrà simbolicamente bandito il primo “faldone” dell’archivio storico dell’Istituto Comprensivo Stoppani, conservato presso la scuola. In questo caso, nessuno si porta fisicamente a casa nulla. Chi si aggiudica il lotto “adotta” il faldone che contiene i registri degli insegnanti delle elementari, i cosiddetti Giornali di classe dell’anno scolastico 1933-1934, 15 Giornali riferiti alle cinque classi femminili esistenti in quell’anno. Sono articolati al loro interno in diverse parti, con una straordinaria molteplicità e quantità di informazioni sui bambini, sulle condizioni familiari, sulla localizzazione delle abitazioni …
Si tratta di documentazione di notevole interesse, ricchissima di spunti di approfondimento non solo per la storia della scuola, ma anche per ricostruire le vicende storiche e sociali della zona, nel contesto miloanese del secolo scorso.
Poiché chi adotterà il faldone non lo porterà materialmente via a imperitura memoria del suo mecenatismo avrà riportato sulla unità di condizionamento (questo il nome scientifico) dei materiali il suo nome!
Come avrete capito l’adozione del faldone è finalizzata a sostenere le attività di riordino e inventariazione, e, quindi, di tutela e valorizzazione di un pezzo di storia, di un bene culturale che appartiene alla collettività.
Nel 2015, grazie all’azione dei genitori della scuola e ai contributi di Regione Lombardia, con la collaborazione della dirigenza scolastica, è stata avviata la descrizione inventariale delle carte: un “tesoro” ancora inesplorato che conserva documenti che datano dal 1919, rimasti chiusi dentro gli armadi del seminterrato.
Attraverso il progetto, ancora in corso e in attesa di sostegno, verranno descritti e resi “conoscibili” i materiali d’archivio che saranno presto consultabili testimonianze inedite e ricordi preziosi, tracce di un’epoca che dagli anni Venti arriva fino agli anni Settanta.
E non ultimo è l’obiettivo di introdurre una didattica svolta a partire dai documenti della scuola.., imparare cosa è una fonte guardando la pagella di chi, seduto sugli stessi banchi, ha preceduto i giovani alunni!
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