
Mulino Torrette di Destra e di Sinistra veduta da sud ovest (1977)
Nel 1934 il comune di Milano acquistò dall’Ospedale Maggiore il Mulino Torrette di Destra e Torrette di Sinistra, in via Marotta ai numeri 18 e 20, insieme a un fondo che comprendeva anche la cascina San Gregorio Vecchio.
Il mulino è posto a cavallo della Roggia Molina, un canale alimentato dal vicino Lambro.
Sino alla metà degli anni ’70 il mulino non ha subìto sostanziali modifiche rispetto alla data di acquisto. Ciò che è mutato è il contesto ambientale.
Mentre prima della seconda guerra mondiale a ovest del Lambro vi erano ampi terreni agricoli, naturale continuazione di un’area rurale che si estendeva ai comuni limitrofi, nel dopoguerra si è registrato un processo di urbanizzazione che ha modificato buona parte di questa zona.
A est del Lambro, la destinazione a parco delle aree ha consentito di conservare i caratteri ambientali tradizionali sino a quando non è stata costruita la tangenziale est ed è stato ampliato il cimitero di Lambrate.

Mulino Torrette di Destra e di Sinistra i due fabbricati posti ai lati della roggia Molina. Quello a sinistra del corso d’acqua comprende il mulino che ha funzionato sino a qualche anno fa (1977)
Ancora negli anni ’50 la cascina Torrette di Destra era composta da due stalle con sovrastante fienile, dall’aia e dall’abitazione degli agricoltori. La Torrette di Sinistra era composta dal mulino, dalla abitazione del mugnaio e da un deposito. Le due Torrette erano collegate da un portico che copre il passaggio nei pressi delle paratoie. Si tratta di un complesso del tutto particolare in cui è preminente la funzione del mulino, tutte le altre parti hanno dimensioni inferiori a quelle che caratterizzano la cascina tradizionale. Le due stalle a pianta quadrangolare hanno l’una i portici su due lati l’altra su un solo. L’aia si trova su un lato del complesso.
La pianta dei due edifici che fiancheggiano la roggia è condizionata dall’andamento del corso d’acqua: le due pareti sull’acqua si inflettono per consentire l’allargamento del bacino. Anche l’andamento altimetrico del corso d’acqua è accompagnato dal profilo delle pareti i cui tetti sottolineano, abbassandosi verso valle, l’inclinazione del canale.
La cascina Torrette di Destra era utilizzata per allevamento (una quarantina di bovini) e sfruttava, per il foraggio, alcune marcite del Parco Lambro.
La Cascina Torrette di Sinistra, che sino alla fine degli anni ’60 funzionava come mulino.
* Testo liberamente tratto da “Cascine del Comune di Milano : proposta per un piano di recupero e valorizzazione. – Milano : Comune di Milano, 1977 – pag 42-47.”
E poi…

Nel 1984 il Comune ha assegnato le cascine Torrette a Don Antonio Mazzi.
Sono diventate la sede dei progetti della Fondazione Exodus e la casa dove tuttora abita, partecipando così in modo diretto all’attività della Fondazione.
Il 30 novembre u.s. ha compiuto solo 86 anni.
