Quando sono sceso lungo lo sterrato Lei mi ha superato con passo svelto, senza guardarmi. Dietro di Lei i suoi amati mici.

Poi è ritornata sui suoi passi e a distanza l’ho seguita fino a raggiungerla: era intenta a distribuire razioni.
Quando le ho detto “Ma le costano più di un figlio agli studi!”
Non mi ha guardato; non ha detto nulla: ha sorriso. E poi ha raccontato:
“Sono tutti sterilizzati; c’è un altro gruppo nella boscaglia”.
Ha continuato a chiamarli e a dare da mangiare e a parlare con quelli che c’erano.
Poi è andata a cercare gli altri e mi ha detto
“A loro dovrebbe provvedere il Comune!”
Scattata qualche foto
(Se posizionate il cursore su una immagine e cliccate potete ingrandirla)
sono tornato da Lei e le ho chiesto da quando era stata fatta un po’di bonifica intorno.
“Ieri sono arrivati i vigili e la ASL e hanno mandato via i rumeni accampati sull’altra sponda del fiume. Ma oggi alcuni sono già ritornati. Non so come facciano a stare lì. Se viene una piena se li porta via! Perché il Comune non ci pensa! Ce ne sono accampati dove c’era il distributore di benzina: due famiglie. Una sotto la casupola del distributore e una sopra. Hanno anche messo le tendine per avere un po’ di intimità”.
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*Avrei potuto fare mia la storia che mi è stata raccontata. Ma non me la sono sentita di fotografare quelli che non riescono a mettere insieme il pranzo con la cena.