24 maggio UNA MODESTA PROPOSTA: CON I SOLDI DELL’AUTOVELOX INSTALLATO SU VIA PALMANOVA IL COMUNE METTA A NORMA I SOTTOPASSI DI VIA PALMANOVA

autovelox in via Palmanova

Autovelox in via Palmanova

Dopo la guerra furono fatte delle scelte urbanistiche che si ripercuotono ancora oggi sullo sviluppo dei quartieri che sorgono alla destra di via Palmanova e sono paralleli ad essa.
In quegli anni venne deciso di dirottare il traffico pesante da via Padova alla nuova via Palmanova e quasi contemporaneamente venne realizzato da piazza Sire Raul a Cascina Gobba un collegamento ferroviario diretto con la Padana Superiore.
La nuova arteria divenne una via a scorrimento veloce da o verso il centro cittadino; tagliò in due Cimiano e rese senza sbocco le vie che lo collegavano al vecchio comune di Crescenzago.
Soppressi che furono i collegamenti ferroviari con l’entrata in esercizio della linea metropolitana MM2 via Palmanova è diventata una arteria che in tutto il suo sviluppo ha un solo incrocio automobilistico: quello all’altezza di via Carnia- via Bruno Cesana.
Quanto ai comuni mortali a loro è data la possibilità, per accedere al lato opposto della via, di prendere la macchina o avventurarsi sotto via Palmanova tramite i 5 sottopassi ora esistenti (un sesto è stato soppresso verso la metà degli anni ’70 poiché non più percorribile da persone comuni.I tossici frequentatori del Parco Lambro lo avevano eletto come luogo di spaccio e/o borseggio per chi vi si avventurava. Quale cimelio del sottopasso che fu, vi sono ancora oggi, in corrispondenza del civico 63 di via Palmanova, di fianco alla fermata dell’autobus, gli ingressi delle rampe di scale “debitamente coperti”.
Sottopasso-chiuso-all'altezza-di-via-Palmanova-63jpgAnalogo cimelio non è più rintracciabile sul lato destro della via.
Dei 5 sottopassi sopra menzionati due si trovano in corrispondenza delle fermate della MM2: Cimiano e Crescenzago. Dovrebbero essere dotati di videocamera e carrello elevatore per carozzine e alla loro manutenzione dovrebbe provvedere la MM. Ma provare per credere…; gli altri tre sono l’uno di fronte alla chiesa di San Gerolamo Emiliani, in fondo al pratone a ridosso della MM2. Qui niente telecamere, nessuna possibilità di accesso a disabili, o a bambini in carrozzella, quanto alle biciclette è prevista la loro discesa a spalla

Il secondo si trova in questo stato: niente telecamere, nessuna possibilità di accesso a disabili o a bambini in carrozzella, quanto alle biciclette è prevista su una rampa di scale la loro discesa a mano su uno scivolo con gradini!


Il terzo farebbe di certo la felicità dell’assessore Maran, se andasse in bicicletta! Ma l’assessore pur amando le piste ciclabili non ne ha realizzata ancora una che da Cascina Gobba arrivi sino a via Carnia. Il sottopasso non ha le telecamere; è sconsigliato ai disabili in carrozzella, le luci non sono “calde”: tendono costantemente al rosso.

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