21 febbraio LA POLVERIERA DI LAMBRATE

La polveriera di Lambrate

Ambrogio Fermini, (Cernusco Sul Naviglio 1811 – Milano 1883) La polveriera di Lambrate – olio su tela (cm 76,5×41,5) Firmato in basso al centro Bibliografia: E.Sioli – Legnani “Poesia di Milano” Milano 1940, opera riprodotta a pag.109

Costruita intorno al 1550 si trovava dove oggi v’è l’ex orfanatrofio dei Martinitt, in via Pitteri 56. Sfruttando l’acqua del Lambro delle enormi ruote venivano usate per ridurre in polvere salnitro zolfo e carbonella per poi produrre polvere da sparo, ad uso delle piazzaforti dei dominatori spagnoli. Quantunque fosse distante da luoghi abitati, per via della pericolosità della lavorazione, la polveriera fu teatro di numerosi episodi di incendi e scoppi il più grave dei quali causò 14 morti, il 24 ottobre 1625. Gli abitanti di Lambrate oltre ad essere vittime trassero profitto dalla vicinanza della Polveriera perché molto spesso venivano ingaggiati per trasportare le polveri nelle varie piazzaforti. La polveriera fu attiva anche dopo la dominazione spagnola, sino alla fine del ‘700 sotto gli austriaci. Dopo la parentesi napoleonica, l’edificio, ritornati gli austriaci, rimase funzionante come deposito di polveri fino al 28 marzo 1853. A quella data gli austriaci trasferirono la produzione delle polveri da sparo a Verona. Inutilizzata, sopravvisse, sino ai primi decenni del secolo successivo. Fu demolita nel 1928 a seguito della costruzione della nuova sede dei Martinitt (1928-1932), istituzione fondata nel XVI secolo da Girolamo Emiliani, su progetto degli ingegneri Emilio Prandoni e Giovanni Masera  e dell’architetto Augusto Alpago.
Sul fronte di Via Pitteri la sede, costruita in più riprese, era composta da un edificio centrale di  rappresentanza, da una chiesa e da una sala riunioni dedicata ai  benefattori, mentre sul retro da quattro padiglioni che ospitavano le  aule scolastiche, i refettori, i dormitori e altri servizi. Tutti gli  edifici, collegati tra loro da porticati, erano disposti attorno a una  corte centrale coperta da un giardino con alberi secolari. La  struttura, occupata prima dai tedeschi e dopo dagli inglesi, e in parte  colpita dai bombardamenti durante la seconda guerra mondiale, venne  restaurata dopo la guerra con l’aggiunta di una palestra” e di un fabbricato che era stato affittato dal Comune di Milano per porvi la sede del Liceo Linguistico Manzoni. Sede lasciata nel 2011.

La polveriera di Lambrate 1835

Ambrogio Fermini, (Cernusco Sul Naviglio 1811, Milano 1883) La polveriera di Lambrate 1835, olio su tela (cm 42.3×32.5) Firmato e datato in basso a destra Bibliografia: E.Sioli – Legnani “Poesia di Milano” Milano 1940, opera riprodotta a pag.111

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