8 febbraio E’ LA DEMOCRAZIA BELLEZZA! POLENTONA

Nei giorni scorsi abbiamo interpellato, tramite email, decine di consiglieri del Consiglio di Zona, in merito a una delibera approvata a maggioranza da 18 di loro (vd.). La delibera metteva a disposizione di 62 alunni della scuola Primaria Cardinal Borromeo, di via Casati 6, 1500 € affinché fosse dato seguito alla proposta dell’associazione genitori SeiCasati perché quegli alunni non utilizzassero più, nella mensa scolastica, piatti di plastica. Si trattava di un progetto sperimentale che avrebbe dovuto essere “realizzato in collaborazione con Milano Ristorazione, ASL e Unità di Controllo del Comune di Milano”.
Il progetto sarebbe dovuto partire a maggio e terminare a dicembre. Ma così non è stato.
Di certo la sperimentazione è iniziata 6 mesi dopo ed è terminata in modo brusco e sorprendente dopo nemmeno 3 settimane, con un comunicato di Milano Ristorazione nel quale veniva detto … ci dispiace tanto ma nulla è perduto perché avevamo e abbiamo grandi progetti (vd.) che ovviamente non sono la “schiscetta” .
Ne è seguito un confronto radiofonico tra Gabriella Iacono, presidente di Milano Ristorazione e Riccardo Bacci, presidente del Consiglio d’Istituto

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L’incontro del mercoledì successivo non ha sortito gli esiti sperati dall’associazione genitori SeiCasati.
Nel frattempo il sostenitore politico della iniziativa, il CDZ3, si è adoperato in modo così frenetico e silenzioso che non ne abbiamo avuto evidenza.
Ma l’anno nuovo è stato foriero di un nuovo comunicato di Milano Ristorazione (vd.) nel quale ha annunciato che nelle scuole primarie di Milano è iniziata la graduale introduzione di piatti biodegradabili e compostabili.
E ancora. Una settimana dopo Milano Ristorazione, constatato che l’uso dei piatti biodegradabili e compostabili aveva generato non poche perplessità (i piatti a detta di alcuni si squagliavano a contatto con cibi caldi, ad esempio la polenta) tornava sul tema con un nuovo comunicato (vd).
Milano Ristorazione dopo avere decretato la fine senza appello della sperimentazione alla scuola primaria Cardinal Borromeo chiede per se un trattamento speciale.
E intenerisce il core al punto che un comunicato del comune di Milano informa come gli assessori Maran e Cappelli siano andati a testare i piatti, a debita distanza dagli alunni della scuola primaria di via Casati, in una scuola primaria di via Vigevano (vd), con tanto di servizio fotografico, che documenta come il menu del giorno non prevedeva la polenta.

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