3 febbraio INCONTRO CON LO SCRITTORE WANG GANG

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Wang Gang, nato nel 1960 nel Xinjiang, dopo aver studiato al Dipartimento di Letteratura della Northwest University di Xi’an e, successivamente, all’Istituto Lu Xun, ha completato gli studi alla Pekin Normal University. A partire dal 1987 ha cominciato a pubblicare sulle principali riviste letterarie cinesi. Wang Gang oltre a essere uno scrittore, è sceneggiatore cinematografico (ha curato l’adattamento del suo romanzo L’altra faccia della luna). Il suo romanzo di maggiore successo English, ha avuto ha vinto il premio indetto dalla rivista当代 Dangdai, ed è stato nella lista dei «Dieci libri dell’anno», il maggior riconoscimento letterario di Taiwan, indetto dal China Times. Il romanzo è stato pubblicato in molte lingue (in Italia da Neri Pozza).

E’ stata una serata partecipata. Wang Gang è persona simpatica. Si è presentato amabilmente al pubblico raccontando di sé. Aveva appena realizzato alcuni suoi piccoli desideri: comperare un cappotto di cashmere e un paio di scarpe di cuoio italiani e inoltre aveva mangiato la migliore bistecca della sua vita. Ha invitato il pubblico a visitare il suo paese per conoscerne la bellezza e apprezzare quello che sta realizzando.
Incalzato da Alessandra Lavagnino ha raccontato del suo libro: English, la cui stesura ha richiesto 8 anni ed è stata motivata dalla morte del suo maestro di inglese. Sì il suo libro può essere per molta parte riconducibile alla sua vita; all’epoca dell’inizio della Rivoluzione Culturale aveva 6 anni; parla di amore e violenza.
Ma non si considera un autore coraggioso, come sottolineava Alessandra Lavagnino, perché la censura in Cina per quanto riguarda le opere letterarie non è granché attenta, forse perché i funzionari non leggono.
Sì lui è sceneggiatore e il cappotto e le scarpe le ha potute comperare grazie a questa sua seconda attività.
Alessandra Lavagnino ha introdotto il tema della corruzione in Cina per dire che Wang Gang aveva scritto un ponderoso libro, che sta per essere tradotto in inglese, che parlava della corruzione nelle costruzioni e questo era molto coraggioso da parte sua.
Wang Gang le ha risposto che anche in questo caso l’argomento non era estraneo alla sua vita. Come molti anche lui dopo le grandi aperture di trent’anni fa aveva cercato fare soldi e si era buttato nel campo immobiliare. E per 30 anni quello era stato il suo principale lavoro. Ma ora il suo capo, che si è arricchito mentre lui ha guadagnato poco, si trovava in prigione mentre lui era libero con un cappotto di cashmere e un paio di scarpe di cuoio italiani.

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