22 gennaio – 20 febbraio K & K Due sguardi sull’Italia nelle immagini di due fotografi boemi

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Dalla collezione del CRAF (il Centro di Ricerca e di Archiviazione della Fotografia di Spilimbergo (PN)) nasce questo progetto unico che, ad un secolo di distanza, segue il cambiamento urbano di varie località italiane e, in questo modo, rappresenta anche un esempio di studio urbanistico e sociale tra la fine dell’Ottocento e gli ultimi decenni del Novecento.
Ad una selezione di 40 inquadrature italiane del fotografo boemo František Krátký sono accostate altrettante inquadrature, riprese negli stessi luoghi, a circa un secolo di distanza, da Pavel Kopp .

I due sguardi sull’Italia di Kratký e Kopp . A distanza di quasi un secolo, ci permettono un confronto umano e artistico nell’interpretazione del territorio e della società del nostro Paese.

Frantisek Kratký (1851 – 1924), affermato fotografo-pittore di Kolín (cittadina boema del regno austro-ungarico), ha realizzato e venduto per anni migliaia di fotogrammi stereoscopici su vetro, da osservare nei tipici visori binoculari che offrivano l’illusione prospettica. Erano resoconti suggestivi di viaggi in tutta Europa, destinati ai privati svaghi culturali di moltissime famiglie. Nel 1897 Kratký compie il suo reportage in Italia. Oltre a Roma, tocca Napoli, Firenze, Pisa, Genova, Torino, Milano, Verona, il Garda, Padova, Venezia, la Dalmazia. Tornato a Kolin, aggiunge a molti dei fotogrammi stereo in bianconero una delicata colorazione manuale – sempre in trasparenza – che ne accresce il valore, e che si è conservata fino ad oggi.

Pavel Kopp (1940). Dopo gli studi di ingegneria a Praga, egli viaggia in Italia, patria di lontani membri familiari e – divenuto funzionario dell’ Ufficio Commerciale Cecoslovacco – espone a Milano nel 1975 la sua prima serie di Momenti Italiani. Nelle sue inquadrature è riconoscibile l’affetto che lo lega all’Italia e, anche, l’attenzione critica e l’ironia presente nella cultura mitteleuropea. Esporrà poi a Praga le sue foto nel 1983, tra le quali l’illustrazione ai versi di Sandro Penna. In Italia ha pubblicato ed esposto le sue foto presso la galleria milanese Il Diaframma. Nei suoi ritorni in patria ha spesso incontrato Josef Sudek, l’autore-simbolo della fotografia ceca, ed ha frequentato Anna Farova, la storica notissima che ha presentato nel mondo la fotografia ceca. Amico dell’attore e scrittore Miroslav Hornicek, ha pubblicato con lui il fotolibro Istanti d’Italia. Tra il 90 e il 94 Kopp è stato consigliere diplomatico a Roma e dopo la separazione della Repubblica Ceca dalla Slovacchia, ambasciatore della nazione appena fondata. E’ un accanito “leichista”. Non è mai stato fotografo professionista. Le sue immagini sono presenti nell’archivio del CRAF e nel Museo Nazionale della Fotografia Ceca.

Le preziose lastre di Kratký sono state ritrovate e recuperate da Pavel Scheufler (1950) fotografo e noto storico dell’immagine di Praga. Il suo archivio è oggi un’imponente raccolta di immagini, in prevalenza dedicate alla Repubblica Ceca ed alla sua capitale, che egli ha restaurato, digitalizzato e diffuso in circa sessanta esposizioni tematiche. Scheufler è anche dirigente dell’Associazione degli artisti cechi che operano con mezzi multimediali ed informatici. Ad una selezione di quaranta inquadrature italiane di Kratký, ne ha accostate altrettante, riprese in Italia tra gli anni 70 ed 80 del secolo scorso.

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