21 gennaio NOI SOPRAVVIVEREMO

I consiglieri del Consiglio di Zona 3 quando partecipano a una commissione prendono, se questa supera la mezz’ora, 50€ lordi, come gettone di presenza, a sostegno del loro disinteressato impegno politico. E per agguantarlo non si sottraggono a giochetti risibili. L’ultimo episodio è quello avvenuto il 9 gennaio u.s. (vd. Il gettone di presenza unisce).
Poi quando si presentano nel parlamentino di Zona la musica cambia: il gettone lo prendono indipendentemente da…. E allora ecco che la “politica” prende il sopravvento: “destra” e “sinistra” si dividono. Gli uni votano contro, come si conviene a una opposizione dura e pura, gli altri votano a favore: per coerenza o, secondo una recente vulgata, per unità di gruppo. (vd. Delibera 4)
E noi “spettatori” stupiamo. E loro a dire noi non facciamo inciuci. Hanno ragione: i ciuci siamo noi!
Dall’era Pisapia il Consiglio di Zona 3 si è riunito per 272 volte. I consiglieri sono 41. Si potrebbe consultare la
statistica di quelli che vi hanno partecipato, ora è possibile. In nome della “trasparenza” il Comune pubblica le presenze cumulate dai singoli consiglieri. Ma noi siamo cinici come Trilussa per cui … fatevi voi il calcolo di quanto si sono presi. Alcuni tra loro hanno una ventennale carriera. E fatevi un altro calcolo!
Altri vanno da un partito all’altro ondivaghi. Ma al tempo d’oggi per costoro ciò è motivo di vanto!
Oggi ci stanno instupidendo dicendoci che noi non viviamo in una democrazia se il Parlamento è di nominati e non di eletti. In verità molti di coloro che lo dicono sono attaccati alla poltrona da decenni! Perché eletti! Come è potuto accadere?
Viene da dire con una battuta che in politica non c’è flessibilità come nel mondo del lavoro! Chi sbaglia è protetto dalla casta che quasi mai accorda a chi “ha sbagliato” il privilegio di andare in giudizio.
E poi noi ci mettiamo del nostro.
Sembra che noi si ami i politici e loro contraccambiano e si occupano di noi! Quasi per tutta la loro vita. E i senatori a vita, tautologia a parte, fine alla fine della loro vita, anche se non si occupano di noi.
Valle a capire certe cose!
Ci hanno instupidito facendoci credere che la democrazia vuole dire delegare. Delegare a un politico che si occuperà di salvaguardarci!
E noi di politici bravi ne abbiamo conosciuti che … hanno trovato lavoro a mio figlio, hanno abolito l’ICI e tenuto l’ACI, il PRA, le Province e le Comunità montane.
La politica è un grande contenitore di nostalgie: ah… quando c’era…!!! Carletto (non Ancellotti ma Marx). Marx diceva che la religione è l’oppio dei popoli: non aveva ancora conosciuto la democrazia parlamentare!
Ma in verità quel che Carletto diceva è che se noi non ci interessiamo della res pubblica
ma speriamo che qualche entità divina (o terrena) lo faccia per noi saremo sempre e solo dei poveri ciuci.
Questo non vuol dire semplificare al punto che ci dobbiamo mettere a formare comitati spontanei o a costituire organizzazioni no profit per pulire i muri delle case perché qualche improvvisato imbianchino prima di noi le ha lordate.
Questo non vuol dire che ci trasformiamo in idraulici o facciamo petizioni perché tutti i bagni al piano interrato della biblioteca Valvassori Peroni, dopo 4 mesi di chiusura della stessa per manutenzione straordinaria, sono inagibili da 2 mesi e la direzione della biblioteca ci ha messo la foglia di fico con la scritta: Ci scusiamo per il disagio…*; e il responsabile del settore biblioteche non ha a budget i fondi per fare intervenire gli idraulici (se anche li avesse la cosa non sarebbe risolutiva perché dovrebbero seguire le specifiche dei tecnici del Comune che non sono capaci di dimensionare correttamente la pompa di scarico dell’impianto fognario).
Nell’ultimo caso vien da dire che: la direttrice, il responsabile del settore biblioteche, sono ostaggi dei servizi tecnici del Comune (un’anedottica dice che alcuni mesi or sono il funzionario degli Uffici tecnici del Comune è andato alla biblioteca Calvairate a presentare il progetto della nuova biblioteca, che dovrebbe sorgere in sostituzione dell’attuale. Il funzionario responsabile del settore Biblioteche del Comune non aveva mai visto il progetto;  ne era mai stato interpellato come persona competente. Visto il progetto pare abbia assunto le sembianze di Fracchia ed esclamato E’ una boiata tremenda
! Ma pare che… la boiata verrà fatta lo stesso.)
Perché tutto questo?
Perché la politica non governa.
Perché le deleghe così come sono date non funzionano.
Perché se un assessore che in precedenza aveva assunto una carica in Regione fa causa per avere la pensione anticipata in virtù del privilegio che a quell’incarico era stato attribuito e dice di volersi dimettere da assessore e il Sindaco dice che non accetterà le dimissioni vuol dire che quell’assessore è la foglia di fico del sindaco, gli serve.
Così di fico in fico siamo alla frutta.
Solo i vegani sopravviveranno!
Se andiamo avanti così tutti noi sopravviveremo: come ciuci.

* E invita l’utenza maschile e femminile a fruire dei bagni al piano superiore. Si da il caso che dei due bagni a disposizione dei maschi, al piano superiore uno risulta agibile con cautela: la porta si chiude con difficoltà e con altrettanta difficoltà si apre, l’altro non è oggetto di manutenzione straordinaria da un bel po’. Per cui solo a un maschio in buona salute è concesso accedere al primo piano della biblioteca e fruire di un bagno degno di questo nome.

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