Il Consiglio di Zona 3 in collaborazione con il Circolo Arci 26PER1 – Offensive Democratiche, presenta:
JOYEUX NOEL
di Chistian Carion
con Lucas Belvaux, Dany Boon, Daniel Bruhl, Diane Kruger
Durata 115’ – (2005)
ore 21.00
Auditorium della biblioteca
via Valvassori Peroni, 56
LA TREGUA DI NATALE
Nella notte della vigilia di Natale del 1914, quando la guerra di trincee durava già da tre mesi, si verificarono episodi spontanei di tregua, che coinvolsero circa 100.000 combattenti tra britannici e tedeschi, nella zona di Ypres, una città belga nelle Fiandre.
Tutto ebbe inizio quando gruppi di soldati tedeschi “addobbarono” con candele e decorazioni natalizie la propria trincea e alcuni alberi nelle vicinanze. Dopodiché cominciarono a intonare canti di Natale a cui gli inglesi si unirono nella propria lingua. Infine, in un’ atmosfera surreale per quel luogo di morte, soldati di entrambi gli eserciti cominciarono ad attraversare la “terra di nessuno” per andare a stringere la mano agli avversari e per scambiare con loro piccoli doni, come cibo, tabacco o liquori. In molti casi la tregua si estese alla mattina seguente. Durante questo periodo, oltre a recuperare le salme dei caduti e ad accomunarli in funzioni religiose collettive, i soldati si intrattennero con i rispettivi nemici fumando e chiacchierando e addirittura improvvisando estemporanee partite di calcio.
L’artiglieria dei due schieramenti si astenne da ogni attività per tutto il periodo natalizio e non venne organizzata nessuna offensiva di rilievo, ma poiché la tregua non era stata concordata, vi furono casi di soldati presi a fucilate mentre si avvicinavano alla trincea nemica. Nonostante questo la tregua resse ovunque per il giorno di Natale e in alcuni settori si protrasse sino a Capo-danno.
Era un segnale importante che dimostrava come fra le truppe cominciasse già a serpeggiare la voglia di pacificazione e la nostalgia per la propria casa e le proprie occupazioni nella vita civile. Purtroppo questo sentimento non avrebbe impedito il prolungarsi della guerra per altri quattro anni né il coinvolgimento in essa di molte altre nazioni e di milioni di giovani destinati al massacro.