Andrea Pellegrino ha vinto sull’argentino Franco Capalbo per 7-6 6-4, con un tie-break deciso con il punteggio di 8 punti a 6. E’ diventato il settimo italiano a iscriversi nell’albo d’oro della manifestazione, il terzo da quando (1969) il torneo è diventato internazionale. Nella finale femminile la vittoria è andata a Sofya Zhuk, 14 anni da compiere in dicembre, sulla tedesca Anna Gabric,
ORIGINI E STORIA
da “Il Tennis Italiano” – di Ettore Ferreri
Il Torneo Avvenire nasce nel 1965 su iniziativa di alcuni dirigenti del Tennis Club Ambrosiano , i quali, con grande istinto premonitore, pensarono al lancio di una competizione giovanile, coniando il nome “ Avvenire ” proprio per sottolinearne il concetto ispiratore: la scoperta di futuri talenti. Le prime quattro edizioni del Torneo Avvenire sono riservate ai giocatori italiani e vedono emergere due ragazzi che poi caratterizzeranno la storia del tennis italiano: Adriano Panatta , e Corrado Barazzutti . Il primo perde da Brogli nella finale del singolare del 1965, ma vince il doppio in coppia con Matteoli; il secondo si aggiudica l’edizione del 1968.
Nel 1969 il Torneo Avvenire diventa internazionale ed è la tedesca Linda Portcheller, nel singolare femminile, ad aggiudicarsi il primo titolo “straniero”. Nei maschi è lo spagnolo Javier Soler ad aggiudicarsi il singolare del 1970 . Lo spagnolo, sette anni dopo, arriverà a giocare in Coppa Davis.Il 1971 è stato certamente l’anno più importante nella storia dell’Avvenire, l’anno che ha definitivamente assegnato in modo indelebile il marchio doc al torneo; grazie alla vittoria di un quindicenne svedese che sarebbe diventato poi il più forte giocatore del mondo: Bjorn Borg . In quell’anno, in campo femminile, si impose la jugoslava Mima Jausovec.
Bjorn e Mima pochi anni dopo avrebbero conquistato, entrambi al Roland Garros di Parigi, il loro primo torneo del Grande Slam. Trascinati dall’esempio di Borg altri sei svedesi vincono l’Avvenire nel successivo decennio. Tra essi spiccano Mats Wilander nel 1979 e Stefan Edberg che, dopo la finale del 1981 , fa suo il torneo l’anno successivo con un gioco brillantissimo. In quel periodo il settore femminile è caratterizzato da un netto dominio delle ragazze della scuola cecoslovacca, che conquistano ben otto titoli, nel ‘ 77 con la talentuosa Hana Mandlikova, poi vincitrice in carriera di ben quattro tornei dello Slam.
Anche il 1976 è un anno importante per il Torneo Avvenire, con il successo del grande Ivan Lendl sul combattivo sardo Fabrizio Murgia, e la grande impressione destata dal francese Yannick Noah , vincitore del doppio maschile.A partire dal 1980 il Torneo Avvenire, che fino ad allora aveva visto atleti prevalentemente europei, allarga il campo dei partecipanti a giovani provenienti da tutti gli altri continenti diventando un vero campionato mondiale under 16 .Ecco quindi gli australiani, con due successi nel 1980 e nel 1981 , fra cui spicca quello conseguito dal già potentissimo Pat Cash , che supera Edberg in una indimenticabile finale.
Ed ecco le prime apparizioni dei giovani statunitensi, vittoriosi con il fratellino di Mc Enroe nel 1982 (in doppio) e soprattutto con la dodicenne Jennifer Capriati che, già protagonista dell’edizione ‘ 87 vinta da Conchita Martinez , sbaraglia il campo l’anno successivo. Nel 1984 Perez Roldan inaugura la serie di successi degli argentini, che saranno in seguito grandi protagonisti del Torneo con 7 vittorie nel singolare maschile e 4 nel singolare femminile. Negli anni ’90 si registrano le affermazioni di giovani di grande valore che saranno poi i protagonisti nel circuito mondiale. Dallo svedese Thomas Johanson (1991) ai francesi Escudé e Di Pasquale , allo spagnolo A. Martin , agli argentini Zabaleta e, su tutti, Guillermo Coria , vincitore nel 1997.
E, anche se non vincitori, caratterizzano l’edizione del 1996 due grandi giocatori: lo spagnolo Juan Carlos Ferrero (sconfitto in finale dal georgiano Labadze) ed il russo Marat Safin (sconfitto nei quarti di finale), entrambi poi vincitori di tornei dello Slam e numero uno del mondo. Nel settore femminile spiccano i tre successi consecutivi delle argentine Fernandez, Salerni e Dulko e soprattutto la vittoria della giovanissima Martina Hingis, che si impone nel 1992 a soli undici anni e otto mesi; la giocatrice svizzera diventerà una delle dominatrici del circuito mondiale del successivo decennio, conquistando ben 5 titoli dello Slam.
Nel 1998 il Torneo, oltre a mantenere l’abituale nome “Avvenire”, viene dedicato alla memoria di Mario Belardinelli, una figura simbolo del tennis italiano del dopo guerra. Viene istituito il premio a lui dedicato e destinato al giocatore italiano meglio classificato. Nel 1998 si registra anche, dopo molti anni, un nuovo successo italiano con la vittoria nel doppio femminile della coppia Pennetta – Vinci. Si dovrà aspettare fino al 2005 per registrare un altro successo azzurro, con la vittoria nel singolare femminile della toscana Corinna Dentoni.
Anche negli anni 2000 l’Avvenire si conferma nel suo ruolo di trampolino di lancio di futuri campioni ed allarga ancora di più il campo dei partecipanti, coinvolgendo le nuove nazioni asiatiche ed africane.Si affacciano alla ribalta giovani di sicuro valore come l’argentino Dabul e lo svedese Soderling , protagonisti nell’edizione 2000 ed il francese Monfils , vincitore nel 2002, anno in cui desta grande impressione, pur se eliminato nei quarti di finale, il giovanissimo Novak Djokovic. In campo femminile si mettonoin grande evidenza la spagnola Gonzales (2002) , l’indonesiana Damayanti (2004) e soprattutto la russa Maria Sharapova, sconfitta a 13 anni nella finale del 2000 dalla cinese Peng; quattro anni dopo, a soli 17 anni, conquisterà il titolo di campionessa di Wimbledon, diventando in seguito anche numero 1 nel ranking mondiale. Nel 2003 si afferma con grande autorevolezza sul croato Cilic, l’argentino Juan Martin Del Potro che inizia così un percorso di successi che lo porterà a vincere, nell’agosto 2009, per la prima volta un torneo dello Slam, l’US OPEN.
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