19 maggio UN MIGLIO DI DELUSIONI

Alcuni mesi or sono la Coldiretti aveva pensato di organizzare, a un anno dall’inaugurazione dell’EXPO, un grande mercato lungo corso Buenos Aires che ne riproponesse il tema. Il CdZ3 venuto a sapere della cosa ha deciso di accodarsi a tale manifestazione  e, parafrasando un’analoga manifestazione “Il miglio dello sport” che negli anni scorsi aveva realizzato, sempre in corso Buenos Aires, con un buon successo,  si è inventato, animato dalle più belle intenzioni “Il miglio delle Culture”.
Fatto è che non è bastato indire un bando per avere l’adesione a pagamento di qualche associazione; non sono bastate due delibere e 15000 € per animare  il Corso.
Coldiretti il suo mercato l’ha fatto in San Babila e via Senato e il CdZ3 è riuscito a racimolare una bancarella o un gazebo (di partiti che faceva la loro campagna elettorale in vista delle elezioni Europee),  o un palco per fare musica, distanziati decine di metri gli uni dagli altri.
Il Miglio delle Culture era stata propagandato come un’iniziativa qualificante del CdZ3 ma si è trasformato in un miglio di delusioni per chi ha frequentato il Corso quando sui palchi nessuno suonava o la banda della polizia locale non c’era.
Il Miglio iniziava in piazza Argentina con il palco delle civiche scuole di musica e i gazebo di due partiti. Poi chi voleva procedere per il corso doveva fermarsi al semaforo. Sì il corso era chiuso al traffico ma lo stesso non era vietato per chi lo attraversava: un pasticcio.
Ed è continuato sino alla fine del Miglio allorquando, emblemaicamente solo, nel “suo” gazebo, ex presidente la commissione Cultura del CdZ3 presidiava, per l’occasione seduto con indosso una maglietta bianca e la scritta, innanzi e retro, del nome del candidato che, causa soppressione della provincia, vorrebbe ritornare là dove aveva fatto fortuna: in Europa.
SAM_0025w La sua comparsata assumeva comunque maggiore dignità al confronto del gazebo del CDZ3 che posto a mezzo Miglio plasticamente ospitava tre sedie vuote.
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