Il 26 ottobre è morta in ospedale per un improvviso shock settico Giovanna Massariello, vicepresidente della Fondazione Memoria della Deportazione, componente del Consiglio Nazionale dell’ANED e del Comitato Internazionale di Ravensbrück.
Giovanna Massariello era figlia di Maria Arata, deportata politica a Ravensbrück, di appartenenza socialista (matr. n.77314). Maria Arata, sopravissuta, morì nel 1975 e ha lasciato la propria testimonianza nel volume Maria Massariello Arata, Il ponte dei corvi: diario di una deportata a Ravensbrück, Milano, Mursia, 1979.
Negli ultimi anni Giovanna Massariello aveva dedicato le sue energie alla Fondazione. Già professore ordinario di Linguistica Generale all’Università degli Studi di Verona, era stata tra i fondatori del Centro di Studi Internazionali sul Plurilinguismo presso l’Università di Udine.
I funerali si sono svolti il 30 ottobre. Il feretro è stato esposto brevemente nell’atrio dell’abitazione sita in Via Gaio 10. Il rito funebre si è quindi svolto presso la parrocchia Santa Croce di via Sidoli, alla presenza di una grande folla.
Le foto della cerimonia, di Leonardo Visco Gilardi.
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