5 ottobre ANIMATI DALLE MIGLIORI INTENZIONI

Se si va a un distributore self-service la prassi vuole che arrivati alla pompa di benzina si rifornisca la macchina, la si lasci alla pompa e si vada a pagare al gestore. Pagato il dovuto si ritorna alla macchina e si lascia il posto ad un altro automobilista.

Sabato verso le 16,10 al distributore Q8, di via Ronchi, questa normale procedura è stata stravolta.
Un automobilista, dotato di Smart decapottabile, argento metallizzato, di età superiore ai 75 anni, dopo avere rifornito la macchina ha pensato bene di muoverla e nel fare ciò, nonostante vi fosse un addetto alla pompa che gli intimava di desistere nella sua corsa, nonostante l’addetto si sia posto di fronte a lui ingiungendogli di fermarsi: lo ha investito.
Il malcapitato prima si è prostrato al suolo poi, rianimatosi, ha inveito contro l’automobilista e ha picchiato alcune manate sul cofano della Smart.
Serafico l’automobilista è sceso dalla macchina e ha tentato di argomentare che doveva essere ringraziato perché si era spostato per fare defluire la coda.
E’ volato un bidone d’acqua.
Una avventrice, che per sua stessa ammissione non aveva visto la dinamica dell’incidente, ha stigmatizzato il comportamento dell’addetto alla pompa: avrebbe dovuto chiamare la polizia; un avventore si è lagnato perché il suo giubbino era bagnato e lamentava il danno subito. Ringalluzzito da tanto buon senso l’automobilista, incurante al pari degli altri due avventori, delle condizioni dell’investito, lamentava i danni subiti alla sua macchina.
Il gestore dell’impianto ha deciso di chiuderlo momentaneamente: era stato superato il limite di ogni umana convivenza civile. L’addetto investito è un egiziano.

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