5 giugno OLYMPIC PARKS

I Parchi Olimpici sono grandi complessi architettonici che ospitano i giochi olimpici. Concepiti all’inizio del Novecento con l’idea di concentrare tutte le strutture sportive e mediatiche in un solo luogo, contengono lo stadio olimpico, il centro stampa internazionale, la piscina olimpica peri giochi estivi o l’impianto dell’Hockey sul ghiaccio per quelli invernali. I Parchi Olimpici sono progettati per rimanere nella città dopo la fine dei giochi e possono quindi comprendere elementi di utilità pubblica come un parco urbano, un museo o una struttura commemorativa dell’evento.
Ho iniziato a interessarmi dei Parchi Olimpici nel 2010, durante un soggiorno ad Atene, in quella particolare occasione il complesso olimpico ateniese, bianco e immenso, strideva tantissimo con la desolazione il degrado in cui versava. Era impressionante pensare che ingenti capitali e grandi sforzi erano stati investiti in quell’enorme e desolata struttura.
Mi sono chiesta quindi se il destino di tutti i Parchi Olimpici, una volta concluse le olimpiadi, sia fatto di abbandono, desolazione e degrado. Ho visitato i Parchi Olimpici di Atene, Barcellona, Sydney, Melbourn e Berlino e in tutti i casi, in maniera sempre differente, ho trovato lo stesso grande senso di abbandono e di inutilità.

Questi grandi complessi architettonici mo sembrano cattedrali nel deserto che giacciono a ricordo di un tempo vicino ma ormai passato, megalomane e consumista, in cui vigeva l’illusione che la grandezza fosse sinonimo di ricchezza e l’investimento di capitale fosse proporzionale al beneficio.
Le fotografie sono costruite cercando di unire la pulizia formale documentativa ad atmosfere suggestive.

Anna Pizzocaro

Anna Pizzocaro nasce a Milano nel 1982. Si laurea in Sociologia con una tesi di ricerca condotta presso l’Università di Amsterdam all’interno di un progetto di ricerca europeo. Dopo alcuni anni si iscrive all’Istituto Italiano di Fotografia, dove consegue il diploma professionale. Durante gli studi inizia subito a lavorare come assistente di diversi fotografi di moda e gestisce per due anni la sala posa Spazioloft a Milano. Attualmente vive e lavora a Milano come fotografa freelance.
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BERLINO, Olimpiadi del 1936

La storia del Parco Olimpico di Berlino è strettamente legata a quella del nazismo e della II guerra mondiale. Le Olimpiadi berlinesi si svolsero durante la dittatura nazista e l’imponente Olimpiastadion venne commissionato da Adolf Hitler all’architetto Albert Sperr. Durante la guerra le strutture olimpiche vennero usate come basi militari e in grande parte distrutte dai bombardamenti inglesi. Nei primi anni del nuovo secolo l’amministrazione pubblica commissionò allo studio Von Gekan, Marg und Partner la ristrutturazione dello Stadio Olimpico e della zona circostante.
Oggi il Governo tedesco ha stanziato 80 milioni per una nuova ristrutturazione del Complesso Olimpico, da completarsi nel 2014-15.

MELBOURNE, Olimpiadi del 1956

La zona in cui si trova il Parco Olimpico di Melbourne, in riva al fiume Yarra, è sempre stata adibita allo sport e alle attività ricreative della città. In occasione delle Olimpiadi poi le strutture sportive esistenti sono state ristrutturate e ampliate. Tutt’ora il Parco Olimpico è utilizzato per eventi sportivi e culturali, ma è durante il famoso torneo di tennis, l’Australian Open, che ritrova il suo splendore.
Attualmente il Parco Olimpico di Melbourne è in fase di ristrutturazione e sono stati stanziati 366 milioni di dollari per l’operazione.

ATENE, Olimpiadi del 2004

ATENE, Olimpiadi del 2004

Le Olimpiadi del 2004 sono considerate l’inizio dell’attuale crisi economica greca. L’organizzazione dei Giochi di Atene è stata tra le più grandiose, in termini di investimenti di capitali e di costruzioni architettoniche.
E’ difficile capire quanto le Olimpiadi siano costate al Governo greco: le cifre ufficiali vanno, a secondo delle fonti consultate, dai 15 ai 60 miliardi di euro.

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